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Cosenza, partorisce e lancia neonata dalla finestra

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La bimba è grave, ma viva. Forse non concepita con il marito

Monica Rizzello
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È sempre in prognosi riservata, ma le sue condizioni inducono all'ottimismo i medici, la neonata romena gettata dalla finestra dalla madre subito dopo il parto, avvenuto ieri in un edificio di Grisolia, nel cosentino. La bimba respira e si alimenta da sola e questo viene considerato un buon segno dai medici di neonatologia dell'ospedale di Cosenza. La prognosi, tuttavia, resta riservata a causa del trauma cranico riportato dalla neonata nella doppia caduta. Una 41enne romena è stata arrestata dai carabinieri perché, aver partorito, ha lanciato il corpo della figlia dalla finestra della sua abitazione. Dopo una segnalazione anonima, i carabinieri sono intervenuti in una zona del cento storico di Grisolia, in provincia di Cosenza, dove per strada hanno trovato una neonata con ancora la placenta attaccata al corpo. La bimba, al momento del ritrovamento, piangeva con forza. Sono scattate immediatamente le indagini e poco dopo è stato identificato l'appartamento dove era nata la bambina. Nell'abitazione i carabinieri hanno trovato cinque persone, tutte rumene, tre uomini e due donne, di cui una si trovava a letto dove c'erano delle tracce di sangue, segno evidente dell'avvenuto parto. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la donna, dopo il parto, ha cercato di disfarsi della bambina lanciandola dalla finestra. L'arresto della donna romena è stato disposto dal procuratore capo di Paola, Bruno Giordano, per il reato di tentato infanticidio. La donna ora si trova ricoverata nell'ospedale di Cetraro, mentre la bambina si trova nel reparto di neonatologia: le sue condizioni sono molto gravi a causa di un trauma cranico causato dalla caduta. La donna aveva nascosto la gravidanza ai suoi familiari. Quando è arrivata prossima si è chiusa nel bagno dell'abitazione riuscendo a dare alla luce la bambina. Subito dopo ha lanciato il corpo della bimba dalla finestra, all'altezza di oltre quattro metri. La neonata è caduta dapprima sulle scale e poi sull'asfalto. Al momento del parto, i coinquilini della donna, tra cui il marito, non si sarebbero accorti di nulla perché, secondo quanto hanno dichiarato ai carabinieri, erano ubriachi e si trovavano in un appartamento contiguo a quello dove è avvenuto l'episodio. Il marito della donna, in Italia da sette mesi, svolge lavori saltuari, così come gli altri connazionali. Sono stati alcuni cittadini a telefonare anonimamente al 112 poco prima delle 23, dopo aver sentito il pianto della bambina. La piccola è stata trasportata all'ospedale civile dell'Annunziata di Cosenza, dove si trova ricoverata con un trauma tranico. Le sue condizioni oggi sono leggermente migliorate anche se il trauma ricevuto dalla caduta è molto serio. La donna aveva nascosto la gravidanza anche al marito, forse perché la bimba è stata concepita con un altro uomo, se è vero che il marito è giunto in Italia sette mesi fa, mentre la donna ha partorito regolarmente al termine dei nove mesi di gestazione. La coppia abita in un appartamento insieme ad altre due coppie di connazionali. Vivono di espedienti, lei come badante e donna delle pulizie, il marito si arrangia con qualche lavoretto. La donna non ha fornito spiegazioni sul suo gesto.

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