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Bondi: diserto Cannes, si offende l'Italia

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Il ministro protesta così per Draquila, la pellicola fuori concorso di Sabina Guzzanti

Albina Perri
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Bondi diserta Cannes per protesta. Il film della Guzzanti offende l'Italia, e lui a vedere il nostro Paese preso per i fondelli sul grande schermo, non ci va. Il Ministro della cultura Sandro Bondi ha declinato l'invito a partecipare al prossimo festival di Cannes, esprimendo "rincrescimento e sconcerto per la partecipazione di una pellicola di propaganda, Draquila, che offende la verità e l`intero popolo italiano". La morale arriva precisa e puntuale dai difensori perenni dell'Unità d'Italia, in prima fila Veltroni, che tra il Paese e il cinema preferisce il secondo:  "Mi sembra una decisione  assurda, figlia di una cultura di altri tempi, ideologica e che  tradisce un riflesso autoritario". Nientemeno. La pellicola della Guzzanti dipinge un premier 'vampiro' che non si è fatto scrupolo di attingere al sangue delle vittime del terremoto per alimentare il suo consenso.  Il suo  quarto lungometraggio, in uscita il 7 maggio nelle sale italiane,  al Festival di Cannes partecipa fuori concorso. Una storia "che sembrava perfetta per illustrare l'Italia di oggi", ha spiegato la regista. Si tratta di un reportage  approfondito, intenso, sconvolgente e fortemente antigovernativo del  sisma che il 6 aprile dello scorso anno ha devastato l'Aquila e di   tutto quello che ne è seguito. Un percorso, tra macerie, tende e new town, che l'attrice ha seguito passo passo, stando sul posto da luglio dell'anno scorso a marzo di quest'anno. "La democrazia è abbastanza in crisi in questo  momento ovunque - ci spiega la Guzzanti - e siccome il film è una riflessione sulla   democrazia penso che sarà un argomento di discussione interessante".  

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