Ciancimino: Berlusconi vittima della mafia
"Mio papà ha sempre detto che persone si erano accreditate con la forza alla sua corte per condizionarlo"
Berlusconi non è mafioso, al massimo è una vittima della mafia. Lo ha detto Massimo Ciancimino durante la presentazione del libro dedicato a suo padre, "Don Vito". "Fu mio padre a prendere le difese di Berlusconi e a dirmi di lui forse è la più grossa vittima della mafia, oggi come oggi", ha detto il super teste dei processi sulle stragi siciliane di Falcone e Borsellino. E Ciancimino aggiunge, per precisare, "sul punto si è fatta molta confusione, io non ho mai cambiato la versione dei fatti. Quel giorno eravamo a Rebibbia, era il 22 luglio 1998 e io feci vedere a papà il giornale che riportava le parole di Bossi secondo cui Berlusconi è mafioso, viene a Milano con i soldi della mafia. Mio padre difese Berlusconi, e lo fece anche successivamente. Non ho mai detto che Berlusconi è mafioso, ho parlato di soggetti vicini a lui a conoscenza di situazioni antecedenti alla sua discesa in campo tali da indirizzarne le scelte. Ripeto: non ho mai sentito dire a mio padre che Berlusconi conoscesse o frequentasse mafiosi, ha sempre detto che persone si erano accreditate con la forza alla sua corte per deciderne o condizionarne le scelte".