Cassazione: "Il karaoke viola il diritto d'autore"

Monica Rizzello

Anche il karaoke violerebbe il diritto d’autore. Almeno secondo la Cassazione, che ha accolto il ricorso di alcune società discografiche costituitesi contro la Rai che, a partire dal 1997, aveva diffuso, durante le trasmissioni “Furore” e “Super Furore” di Rai2, il testo di alcune canzoni – tutte famosissime, come “Vita spericolata”, “Tintarella di luna”, “Nel blu dipinto di blu” – attraverso la “modalità karaoke”, per facilitare i telespettatori da casa. Le società che hanno citato la Rai in Cassazione, chiedendo i danni, lamentavano «l'illiceità della diffusione e della riproduzione del testo in violazione del diritto d’autore». La Cassazione ha accolto il ricorso, evidenziando che «nel caso di specie è pacifico che i titolari dei diritti sui brani musicali hanno autorizzato - tramite la Siae - l’esecuzione e la rappresentazione nonché la radiodiffusione degli stessi, resta invece controverso se sia stata autorizzata la riproduzione del testo delle parole».