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Polanski, nuove accuse di abusi

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L'attrice inglese Charlotte Lewis sostiene di essere stata molestata nel 1982, quando aveva solo 16 anni

Eleonora Crisafulli
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Nuove acuse piombano sul regista polacco Roman Polanski. A puntare il dito contro il cineasta già condannato per violenza sessuale è l'attrice inglese Charlotte Lewis, che recitò nel film Pirates nel 1986. Il regista abusò di lei nel 1982 a Parigi, quando aveva solo 16 anni. L'avvocato Gloria Allred, rappresentante della vittima, ha già depositato al tribunale di Los Angeles prove evidenti della violenza: «Ho deciso di rivelare il mio segreto perché so che Polanski vuole tornare in America. Anche se sono passati molti anni è giusto che paghi per i crimini che ha commesso. Non posso dire se sono coinvolte delle droghe e se l'accusa è di stupro ma è stato un avvenimento drammatico che ha cambiato per sempre la vita della mia assistita». Per la Lewis «Polanski sapeva che avevo soltanto 16 anni quando ci siamo incontrati e mi ha costretta (ad avere contatti sessuali con lui) nel suo appartamento parigino. Voglio soltanto che giustizia sia fatta». Il regista è ancora agli arresti domiciliari in Svizzera per l'accusa di stupro rivoltagli da Samantha Geimer e relativa a un caso del 1977.

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