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Messico: scoperta tomba vecchia di 2700 anni

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Così si dimostra che la sepoltura nelle piramidi non deriva dalla cultura Maya

Tatiana Necchi
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Una importante scoperta archeologica è avvenuta nel Messico: un gruppo di ricercatori ha rinvenuto una tomba vecchia di 2700 anni, forse la più antica della Mesoamerica, termine con il quale Paul Kirchhoff definì le molte culture che per tre millenni (1500 b.C. al 1519 d.C.) si succedettero nel'area compresa fra le piane desertiche del Nordamerica e l'Honduras orientale. L'annuncio è stato dato dall'Istituto Nazionale di antropologia e storia (INAH). La scoperta è avvenuta all'interno di una piramide nella zona archeologica di Chiapa de Corzo, nello Stato del Chiapas a sud del paese. La prima tomba scoperta è quella di un uomo di circa una cinquantina d'anni. Indossava abiti sontuosi: probabilmente era un sacerdote o un uomo di potere. Al suo fianco c'erano anche mille perle di giada, orecchini e bracciali. Sulla bocca una conchiglia e ornamenti di giada ai denti. Vicino all'uomo i ricercatori hanno trovato tracce di un neonato e di un adolescente, forse frutto di un sacrificio. In un'altra tomba, molto vicina, gli archeologi hanno rinvenuto i resti di una donna, anch'essa di una cinquantina d'anni: «Questa scoperta permette di affermare che la tradizione meso-americana di utilizzare le piramidi come luogo di sepoltura è molto più antica di quanto si pensasse e che non deriva dall'epoca maya», ha sottolineato l'Istituto.

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