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Uomo-creatore, arriva la prima cellula artificiale

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Ci riesce Craig venter, lo scienziato americano già autore della mappatura del DNA. "Presto sarà utile all'uomo". I vescovi: segno dell'intelligenza dell'uomo

Roberto Amaglio
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Hanno prima snocciolato i segreti del DNA e poi sono riusciti a mappare il genoma umano. Ora, a distanza di 10 anni dall'ultima scoperta in campo genetico, gli ormai celeberrimi scienziati americani Craig Venter e Hamilton Smith hanno fatto un ulteriore passo verso la vita artificiale. I due ricercatori a stelle e strisce, infatti, renderanno noti domani sulle pagine della rivista “Science” i risultati dei loro ultimi esperimenti di laboratorio, in cui sono riusciti a creare un batterio artificiale, con DNA artificiale che si auto replica. Il tutto grazie a un lavoro di fusione e mixaggio durato anni su due tipologie di batteri: il Mycoplasma mycoides e il Mycoplasma capricolum. I risultati sarebbero il primo vero passo verso una rivoluzione genetica che farà a lungo discutere, con la possibilità di creare forme viventi interamente in laboratorio, costruite e programmate per specifiche funzioni. Cosa ne pensi? Vota il sondaggio sulla home page di Libero: www.libero-news.it Chiesa e gli altri enti contrari alla “genetica invasiva” aspettano di approfondire le implicazioni della scoperta, Craig Venter, lo scienziato classe '46 di Salt Lake City, non ci sta a veder criticata la sua nuova creatura prima ancora di poter aver spiegato le possibilità e le applicazioni ambientaliste della scoperta. Il cardinale Angelo Bagnasco, però, interviene dicendo che "la creazione della cellula artificiale "è un ulteriore segno della grande intelligenza dell'uomo". "Non conosco i termini precisi della questione - ha spiegato il cardinale - ho letto solo i titoli sui giornali questa mattina, ma certamente se le cose stanno così questo è un ulteriore segno dell'intelligenza, dono di Dio per conoscere meglio il creato e poterlo meglio ordinare, ulteriormente ordinare". "D'altra parte - ha sottolineato Bagnasco - l'intelligenza non è mai senza responsabilità, quindi ogni forma di intelligenza e ogni acquisizione scientifica vale in sè deve sempre essere commisurata alla dimensione etica, che ha al cuore la dignità vera di ogni persona nella prospettiva del creato" “Costruire batteri salva-ambiente con un Dna programmato per produrre biocarburanti o per pulire acque e terreni contaminati, il tutto grazie a questa scoperta che ci ha permesso di attivare il primo cromosoma artificiale, sempre creato in laboratorio circa due anni fa”. Insomma  una manna per l'ambientalismo, anche se la strada per perfezionare il tutto è ancora molta. Così come le resistenze da vincere. Obama ha  chiesto alla Commissione di elaborare raccomandazioni circa le azioni che il governo dovrebbe adottare "per garantire che l'America raccolga i benefici di questo campo della scienza in via di sviluppo, individuando al contempo adeguate confini etici e ridurre al minimo i rischi identificati."  Il team di Vender  sta già lavorando con ExxonMobil, nella speranza di trasformare le alghe in combustibile. Obama:  studiare gli usi e i rischi - Dopo l'annuncio, il presidente Barack Obama ha incaricato la Commissione presidenziale di studiare la questione. Obama ha anche chiesto alla Commissione di elaborare raccomandazioni circa le azioni che il governo dovrebbe adottare "per garantire che l'America raccolga i benefici di questo campo della scienza in via di sviluppo, individuando al contempo adeguate confini etici e ridurre al minimo i rischi identificati." Lo studio- Gli scienziati per anni hanno trasferito singoli geni e anche grossi pezzi di DNA da una specie all'altra. Ma al suo J. Craig Venter Institute di Rockville, Maryland, e San Diego, la squadra di Venter mirava a fare di più. Qualche anno fa, i ricercatori hanno trapiantato un genoma intero naturale - il codice genetico - di un batterio in un altro, trasformando un germe di capra in un germe di bestiame. "Si tratta di trasformare la vita totalmente da una specie all'altra, modificando il software", ha dichiarato Venter, utilizzando l'analogia del computer per spiegare il ruolo del DNA. I ricercatori hanno raccolto due specie di un semplice germe chiamato Mycoplasma. Poi l'hanno trapiantato in una cellula vivente di una specie diversa di Mycoplasma, un cugino piuttosto vicino. In un primo momento, non è successo niente. Il team ha trovato un errore di battitura nel codice genetico, ritardando il progetto di tre mesi. Il trapianto ha funzionato. "E' un grande risultato", ha detto Ron Weiss, biologo ingegnere del Massachusetts Institute of Technology.

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