EasyJet chiederà i danni per lo stop ai voli causati dal vulcano

Tatiana Necchi

La compagnia aerea EasyJet sta preparando una denuncia per chiedere alle autorità di controllo dei voli del Vecchio Continente di risarcire i danni derivati dalla chiusura degli spazi aerei durante l’emergenza della nube di cenere causata dall'eruzione del vulcano islandese Eyafjallajokull. Forse la denuncia della compagnia britannica non sarà la sola: «Ci lavoriamo con altre compagnie, anche non low cost», ha spiegato il presidente di EasyJet, Andy Harrison, intervenendo a un seminario economico in Germania. Un’iniziativa analoga era già stata annunciata dalla Lufthansa.    Secondo Harrison, infatti, non è giusto che i danni gravino solo sulle compagnie europee, soprattutto dopo che molte misure cautelari si sono rivelate eccessive. La EasyJet, che è la seconda compagnia low cost in europea, ha quantificato i danni subiti per gli stop ai voli nel mese di aprile con una cifra che spazia tra i 50 e i 75milioni di euro. Oltre alla soppressione dei voli, la compagnia ha dovuto sopportare il costo dei pasti e dell’alloggio in albergo per i passeggeri bloccati all’estero.