Non solo sigarette
Dal tabaccaio la pensione
Code sfinenti in posta, vecchietti accalcati in fila, basta. Da gennaio, dice il minsitro Brunetta, per avere la propria pensione si potrà andare pure dal tabaccaio. Contributi Inps, versamenti per riscattare la laurea e tanti altri servizi che finora davano solo le Poste, potranno essere appaltati alle tabaccherie italiane. Pensione compresa, appunto. L'idea di Brunetta è quella di aumentare il più possibile i contatti con "il mostro" pubblica amministrazione, che finora ha fatto tutto il possibile per dar problemi ai cittadini. «Ci proponiamo - ha detto il ministro- di allargare sempre più questa rete delle reti, e contiamo di avere presto con noi le banche, le stazioni ferroviarie, le stazioni dei Carabinieri, le farmacie e i grandi centri commerciali in maniera tale da moltiplicare per i cittadini i punti di accesso con la Pubblica amministrazione». Per il ministro si tratta di «un'iniezione di concorrenza nella Pubblica amministrazione che migliora i servizi ai cittadini, le fasce orarie di fruizione dei servizi (perchè gli orari della rete sono più larghi di quelli offerti dai punti di contatto della Pubblica amministrazione), il tutto a costo zero perchè le strutture sono già esistenti: si pagherà soltanto per il servizio fruito». Dice ancora Brunetta: «Se la pubblica amministrazione sarà sempre così sorda alle esigenze dei cittadini, questi si rivolgeranno ai tabaccai, alla propria banca, ai Carabinieri: se la qualità e i servizi di "Reti amiche" dovessero funzionare bene, le reti tradizionali potrebbero essere limitate e, perché no, eliminate». Il progetto prevede, nella fase iniziale, 5.740 punti "Sportello amico" per Poste Italiane e oltre 20mila punti per la Federazione Italiana Tabaccai, e a regime coprirà l'intero territorio nazionale. Tra i servizi già attivi o da potenziare, forniti da Poste Italiane, ci sono «il rilascio e il rinnovo dei passaporti, i permessi di soggiorno, la riscossione dei contributi previdenziali, la riscossione bollettini infortuni domestici e la Inps card». Poste Italiane, in base al protocollo di intesa siglato col ministero della Funzione pubblica, si impegna a rendere progressivamente disponibili anche «il servizio gestione concorsi pubblici, i visti passaporto, i certificati anagrafici e gli estratti conto Inps. Per quanto riguarda invece l'accordo con i tabaccai, si pensa di fornire ai pensionati a basso reddito una sorta di carta bancomat su cui verrà accreditata la pensione e che consentirà loro di «recarsi presso un punto della rete e chiedere di prelevare cifre anche modeste». Nelle intenzioni del ministero, la rete consentirà anche il pagamento dei contributi Inps e delle bollette che nel futuro potrebbe includere «l'anagrafe, il catasto e le public utilities locali».