Spagna, scioperano gli impiegati pubblici

Paolo Franzoso

Sciopero di 3 milioni di funzionari pubblici domani in Spagna per protestare contro le riduzioni salariali stabilite dal governo Zapatero nell’ambito del piano di austerità per ridurre il deficit pubblico. La manovra prevede  il congelamento delle pensioni e il taglio medio del 5% degli stipendi entrato in vigore a inizio mese. L’oscillamento della decurtazione va dallo 0,56% al 7%. I sacrifici non sono chiesti dal governo ai cittadini solo in Italia. Il Consiglio dei ministri spagnolo ha licenziato la manovra appena il 21 maggio scorso e già le organizzazioni sindacali si erano mobilitate contro i provvedimenti drastici ventilati dall’esecutivo Zapatero. L’ obiettivo di Madrid è diminuire il rapporto deficit/Pil al 9,3% nel 2010 e al 6,5% nel 2011, dall'11,2% del 2009. Lo sciopero coinvolgerà tutti i settori del pubblico impiego, compresi medici, infermieri, insegnanti, professori, polizia, guardie civili. I servizi minimi e le attività di assistenza saranno garantiti. La mobilitazione è stata organizzata dai sindacati di categoria, CC.OO, UGT, CSIT Unión Profesional e CSI.F. Ha ricevuto il sostegno di altri gruppi, come la Confederazione Spagnola di Polizia, l’Unione delle Guardie Civili, il Sindacato Unificato di Polizia. Tutte le città saranno attraversate dalla protesta, preludio di un futuro sciopero generale non ancora indetto, esteso a tutti i settori produttivi, contro il progetto di riforma del mercato del lavoro.