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Omofobia, aggredita una coppia gay

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Insulti, calci e pugni contro due ragazzi in pieno centro a Padova. A Milano sfila il Gay Pride: "Non ci arrendiamo alla paura"

Eleonora Crisafulli
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Sono stati picchiati e insultati perché omosessuali. Protagonisti dell'ennesimo episodio di violenza e omofobia due ragazzi veneti di 27 e 31 anni, Enrico e Matteo, aggrediti la scorsa notte in pieno centro a Padova, mentre passavano davanti a un noto bar cittadino. "Gay, comunisti" ha urlato l'aggressore, poco meno di 30 anni, contro i ragazzi che camminavano abbracciati. Poi si è avvicinato a loro chiedendo spiegazioni sul loro atteggiamento, e non ricevendo risposta, è passato dalle parole ai fatti: calci e pugni tra l'indifferenza generale degli altri ragazzi seduti ai tavolini del bar. I due sono finiti all'ospedale dove sono stati curati con una prognosi di otto giorni. Ricevuti i soccorsi, hanno avvertito la polizia che ha raggiunto subito il locale senza trovarvi però l'aggressore. Sull'accaduto interviene oggi l'Arcigay di Padova, che in una nuota scrive: "Confidiamo che le forze dell'ordine riescano al più presto ad assicurare alla giustizia l'autore di questo spregevole gesto omofobo. Politicamente però serve una riflessione ampia. Temiamo che i proclami discriminatori della Lega e del Pdl possano generare un clima d'odio e di intolleranza in cui alcuni esaltati possano esercitare senza freni la loro violenza. Di fronte a un gesto di violenza è necessario che le istituzioni si schierino, isolando gli omofobi e gli intolleranti. Chiediamo che la presidente della Provincia Barbara Degani e il governatore del Veneto Luca Zaia manifestino al più presto la loro solidarietà ai due ragazzi vittime di violenza e a tutta la comunità gay del Veneto. Nessuno deve aver paura di tenersi per mano per strada". Gay Pride a Milano - Oggi a Milano sfilano per le vie del centro migliaia di gay, lesbiche, transessuali e drag queen (seimila per la questura, oltre 10 mila per gli organizzatori) per rivendicare i loro diritti e protestare contro l'omofobia: "Siamo qui per dimostrare che non ci arrendiamo alla paura - ha detto Marco Mori, presidente milanese dell'Arcigay - in una città dove la sicurezza è agitata come spauracchio per guadagnare voti, ma quando riguarda noi gay non è più una priorità". Al Gay Pride di Milano, il primo del 2010 che prepara il raduno nazionale di Napoli il 26 giugno, hanno aderito tutte le sigle dell'attivismo omosessuale e ha partecipato l'assessore comunale di Padova, Alessandro Zan, per testimoniare la solidarietà con i due ragazzi  aggrediti nella sua città.

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