Il pm legge le telefonate a sfondo sessuale di Del Turco
L'ex governatore dell'Abruzzo abbandona l'aula: "Non si hanno argomenti per dimostrare l'accusa, si ricorre al dileggio"
Al processo sulle tangenti in Abruzzo che coinvolge Ottaviano del Turco, il pm di Pescara, Nicola Trifuoggi, nella sua requisitoria durante l'udienza preliminare legge le intercettazioni telefoniche e ambientali a sfondo sessuale di Del Turco e di suoi collaboratori, per spiegare “la strumentalizzazione dell'ufficio pubblico per usi privati” che comporterebbe il reato di associazione a delinquere. L'ex governatore della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, allora abbandona l'aula del tribunale in cui è imputato per aver intascato tangenti nell'ambito del sistema sanitario abruzzese e dichiara: "Quando non si hanno molti argomenti per dimostrare un'accusa così rilevante come quella che ci è stata mossa si ricorre al dileggio personale". "Interrompiamo la partecipazione ad un'udienza - spiega l'avvocato difensore Caiazza - in cui si parla di fatti privatissimi, dei quali non sappiamo ancora nulla. Noi accettiamo il confronto su fatti processuali, non su vicende private. Parliamo della discussione che ha avviato la Procura della Repubblica in relazione a circostanze di nessun rilievo processuale che attengono alla vita strettamente privata del presidente Del Turco. Ho rappresentato al giudice - prosegue Caiazza - la nostra indisponibilità ad accettare questo piano del confronto processuale. Ci saremmo aspettati con un deposito di indagini suppletive che finalmente si fornisse qualche documento, uno straccio di prova di riscontro delle accuse di Angelini. Dobbiamo ascoltare pettegolezzi poco commendevoli: ci alziamo e ce ne andiamo. Quando il processo - conclude l'avvocato - ritorna ad essere un processo noi ritorniamo qui". Due anni fa le indagini della procura avevano portato all'arresto di Del Turco e di gran parte della della sua giunta con pesanti accuse sulla gestione del sistema sanitario regionale. Secondo il quadro accusatorio, Vincenzo Angelini – imprenditore del campo – pagava tangenti in diverse maniere per assicurarsi gli appalti. Sostegno bipartisan – Sia a destra che a sinistra si critica l'atteggiamento del pm. Il portavoce del Pdl Daniele Capezzone dice che "La denuncia di Ottaviano Del Turco e dei suoi legali va presa in serissima considerazione, ed è un allarme sul livello a cui l`Italia rischia di giungere se si proseguirà su logiche lontanissime da quanto accade nei maggiori Paesi dell`Occidente avanzato. Fatti personali, vicende private, aspetti riservati, rischiano di essere scaraventati in un processo e sui giornali, con l`effetto oggettivo di attaccare un indagato o un imputato sul piano personale, per il suo stile di vita, piuttosto che discutere della fondatezza o meno delle accuse mosse a suo carico. Mi auguro che i magistrati facciano di tutto per non dare corso a questa deriva. Oggi difendere le ragioni del cittadino Ottaviano Del Turco significa difendere ogni altro cittadino da un rischio dal quale non potrà venire nulla di buono, per nessuno". Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, in una nota scrive che è “criticabile che nel corso di un pubblico dibattimento il pm d'udienza abbia dato lettura di intercettazioni telefoniche riguardanti fatti estranei ai capi di imputazione e dunque alle accuse formalizzate nei confronti dell'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano del Turco"