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Intercettazioni, Bossi: "Senza un'intesa siamo fregati"

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Dopo il colloquio con Fini, il capo della Lega fa capire che Napolitano potrebbe non firmare

Paolo Franzoso
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"Speriamo di trovare una soluzione. Bisogna trovare una soluzione tra Berlusconi e il presidente della Repubblica. Se si trova una soluzione si potrebbe andare avanti". Umberto Bossi al termine del colloquio con Gianfranco Fini si esprime così sull'iter legislativo del ddl intercettazioni. Il leader del Carroccio tiene aperta la porta per la presentazione alla Camera del testo già a luglio, ma lascia capire che serviranno delle modifiche se si vuole evitare il braccio di ferro con il Quirinale. Sull'incontro con il presidente Fini, Bossi  trova affinità con la terza carica dello stato perché "lui, come me, si rende conto che è inutile andare a testate contro il muro, ti fai male e basta, se c'è un'alternativa si deve trovare. L'ho trovato ragionevole, è uno che ha capito cosa bisogna fare".   Secondo Bossi ora "tutti avranno l'interesse a non fare confusione, a testa bassa non risolvi le cose, se si tratta e si parla si risolvono le cose, a me pare di vedere la soluzione". Il capo della Lega conferma però la fedeltà della Lega a questo governo: "Elezioni anticipate? Credo e spero di no". No al taglio delle province - Bossi esclude il taglio delle province per "una questione di identità che non si può cancellare". Anche dal punto di vista economico eliminarle non farebbe risparmiare un centesimo perché "chi non lavorerebbe più nelle Province andrebbe a finire in Regione per cui i risparmi non ci sarebbero". Regioni nude, se ne parla con Tremonti - "E' un bel problema la manovra, non per il federalismo che non viene toccato, ma perchè le regioni si sentono nude, sentono di avere troppo poco. Bisognerà trovare la via per aiutare le più virtuose".  Bossi commenta anche la polemica sorta attorno al taglio delle Regioni aprendo uno spiraglio per eliminare gli sprechi senza intaccare l'efficacia dell'azione dei governatori: "Stasera vedo Tremonti, è difficile, ma per le Regioni qualcosa si può fare".

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