Cassazione: Appalti G8, "sistema spregiudicato"
Agli atti le motivazioni del trasferimento del procedimento da Firenza a Roma. Confermate le misure cautelari
Depositate le motivazioni con le quali la Cassazione trasferisce l'inchiesta sugli appalti del G8 a Roma. I giudici della Suprema corte ritengono che i coinvolti si muovevano in una"situazione in attuale divenire, caratterizzata dall'utilizzazione spregiudicata di un sistema di relazioni professionali e personali che ha realizzato una rete di interessi intrecciati" non legittimi. Confermate le misure cautelari, motivate dalla gravità degli indizi di corruzione, per Fabio De Santis, Guido Cerruti e Francesco De Vito Piscicelli: In particolare, gli indagati facevano parte "di un sistema di potere in cui appare normale accettare e sollecitare utilità di ogni genere e natura da parte di imprenditori delle opere pubbliche".