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La protesta degli aquilani. Consiglio straordinario a Palazzo Madama.

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Ai cittadini è stata concessa la proroga della sospensione fiscale. Un buon riusltato per gli aquilani

bonfanti ilaria
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Sono circa 300 i terremotati aquilani che hanno invaso oggi Roma per raggiungere palazzo Madama e sostenere così i propri consiglieri comunali nella seduta straordinaria dell'assise aquilana convocata davanti al Senato. Gli obiettivi degli abitanti dell'Aquila sono la proroga della sospensione fiscale per tutti e la certezza sui fondi per la ricostruzione. Il Governo dice sì alla sospensione delle tasse agli aquilani- E secondo quanto comunicato nella seduta di Governo, il Consiglio dei Ministri ha accolto favorevolmente la richiesta della sospensione fiscale,  approvando poco fa l'emendamento necessario al rinvio dei versamenti contributivi nelle zone terremotate dell'Abruzzo. Mobilitazione permanente per gli aquilani -  I cittadini hanno prontamente risposto all'invito del Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, a una "mobilitazione permanente" che durerà almeno fino a quando il Paese non comprenderà le reali difficoltà con le quali devono quotidianamente combattere gli abitanti delle aree colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile 2009. Due autobus organizzati e numerose auto private sono sbarcate a Roma, con l'intervento anche di una delegazione di Sindaci del cratere, partita dalla sede provvisoria dell'amministrazione comunale. E' presente anche il Presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio del Corvo. I cittadini sono arrivati muniti di bandiere nero- verdi, rappresentative del colore della città dell'Aquila, e diversi striscioni con richieste di normative specifiche per il sisma. "Il governo è assente" - Il Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha espresso tutto il suo disappunto nei confronti dell'Italia e del governo che, se prima sentiva vicino, ora, per gli aquilani, è completamente "assente". Ha inoltre aggiunto che "la ricostruzione della città risulta completamente bloccata. Se hanno intenzione di non costruire più, almeno ce lo dicano". Secondo quanto riferito dal Sindaco Cailente, del Pd, agli abitanti dell'Aquila mancano i soldi, da impiegare anche per la ricostruzione di alcuni edifici essenziali, quali la questura, oltre allo scoglio insormontabile delle tasse. "Restituire le tasse che non abbiamo pagato per cinque anni, a causa della tragedia che ci ha colpito- conclude Caliente- è come avere un mutuo di 250milioni da pagare". E restano ancora 32mila gli sfollati, senza casa. Protesta contro la RAI- Sono risultati decisamente numerosi anche i cartelli di protesta contro la scelta del Tg1 di non trasmettere notizie sulla mobilitazione generale avvenuta il 16 giugno scorso, all'Aquila, quando migliaia di persone hanno bloccato l'autostrada. I cittadini si dicono pronti, per questa ragione, a manifestare in tarda mattinata davanti alla sede Rai di viale Mazzini. Annalucia Bonanni, del comitato cittadino, speiga che "Abbiamo avuto adesioni dalla Fnsi,dal popolo delle agende rosse, da Nuova Resistenza di Sonia Alfano, dalle Valigie blu e da Articolo 21. Siamo pronti ad andare alla Rai così come i friulani fecero a Trieste nel '76, per protestare contro un'informazione che non li rappresentava a sufficienza".  

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