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Perquisizioni a Bruxelles. Si cercano dossier sulla pedofilia. E il Cardinale Bertone è indignato, "nemmeno nei regimi comunisti era così"

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Controlli a raffica a Mechelen, nella cattedrale. Le forze dell'ordine sono alla ricerca dei fascicoli nascosti. E i media fiamminghi si interrogano

bonfanti ilaria
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La polizia di Bruxelles ha effettuato una perquisizione nell'arcivescovado di Malines, a 25 chilometri a Nord di Bruxelles, a causa di una serie di accuse di abusi sessuali su minori che sarebbero stati perpetrati da alcuni sacerdoti locali. "Con un dossier recente, la Corte è stata informata delle accuse, che denunciano abusi su minori, commessi da alcuni esponenti della Chiesa", ha spiegato un portavoce della procura di Bruxelles, Jean-Marc Meilleur. Il Cardinale Bertone è indignato-  Il Segretario di Stato del Vaticano, il Cardinale Tarcisio Bertone, si è espresso oggi, a fronte delle perquisizioni nell'ambito della pedofilia. Si tratta, secondo lui,  di "un vero e propri sequestro. Un fatto grave e inaudito". E i toni si accendono, a conclusione del suo discorso, quando sottolinea che " non ci sono precedenti nemmeno nei regimi comunisti". Bertone condanna, infatti, la pedofilia, ma non può accettare un "sequestro di vescovi lungo nove ore, senza bere, nè mangiare". La posizione dei vescovi- I vescovi del Belgio hanno deciso di non commentare, limitando la loro protesta a un unico, fondamentale aspetto, ovvero il sequestro delle carte della "Commissione Adriansses" sul "trattamento degli abusi sessuali nel quadro di relazione pastorale".  E, con lo stesso Professore Peter Adriansess, i religiosi  si rammaricano del fatto che, durante un'altra perquisizione, tutti i dossier della suddetta commissione erano stati sequestrati. "Questo fatto - sostengono i vescovi - va contro il diritto alla riservatezza di cui devono beneficiare le vittime che hanno scelto di indirizzarsi a questa commissione".  Secondo quanto riferito, inoltre, nella Conferenza Episcopale del Belgio, un'azione del genere va dunque a ledere gravemente l'eccellente lavoro del gruppo commissione. I vescovi hanno confermato, infine,  di affidarsi alla giustizia e nel suo lavoro. Controlli a tappeto anche nella cattedrale Saint Rombout- I controlli di giovedì, hanno riguardato anche la cripta della cattedrale Saint Rombout, a Mechelen. Lo hanno riferito diversi quotidiani del Belgio, secondo cui  gli agenti sono scesi fino alla cripta  alla ricerca dei famigerati dossier sulla pedofilia, che sarebbero stati nascosti proprio nella tomba di un arcivescovo. Le forze dell'ordine avrebbero utilizzato anche i martelli pneumatici, ma non sarebbe stato trovato alcun nascondiglio segreto. Secondo una fonte giudiziaria, citata dal quotidiano "De Morgen", le perquisizioni sono state effetuate nell'ambito dell'inchiesta denominata "Operazione Chiesa". "Se dai dossier sequestrati dovesse emergere che alcuni ordini religiosi hanno impedito sistematicamente, per decenni, che i pedofili potessero essere giudicati, allora costituirebbero un'organizzazione criminale. E complice sarebbe anche coloui che ha aiutato a garantire l'impunità", ha indicato la fonte del De Morgen.   La magistratura indaga- La priorità del giudice Wim De Troy, che conduce l'inchiesta,  è quella di stabilire se il comportamento della Chiesa possa costituire "complicità in senso penale". Il ministro della giustizia dimissionario, Stefaan De Clarck,  in un'intervista, si è detto sorpreso delle perquisizioni, ma ha precisato che la magistratura è indipendente e che spetta a quest'ultima la decisione.

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