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Separazione dal notaio per chi non ha figli

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Il ministro Alfano studia una proposta di legge. E il notaio Laurini illustra l'iter: "Così tempi accorciati"

bonfanti ilaria
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In assenza di minori da tutelare la separazione potrà avvenire dal notaio, anziché in tribunale. Sembrerebbe questa una delle ipotesi formulate per "snellire" la giustizia civile. Vi lavoreranno, nelle prossime settimane, il ministro per la Giustizia, Angelino Alfano, e il Consiglio nazionale del notariato. Nella giornata di ieri il Guardiasigilli è stato ospite della prima riunione del nuovo Consiglio dei Notai, presidendone simbolicamente i lavori e avanzando una proposta da valutare, quella di istituire un tavolo di consultazione permanente, con il notariato, per individuare nuove soluzioni per il funzionamento della giustizia civile. Fra queste, in tempi brevi, potrebbe esserci proprio "la composizione patrimoniale nel caso delle separazioni senza figli", ossia l'attribuzione dei beni tra moglie e marito. E, oltre a ciò, con un intervento legislativo sicuramente più complesso, l'intera separazione dal notaio. L'iter burocratico è stato illustrato da Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio dei notai, che ha riferito come i dati "dimostrano che laddove, come categoria, siamo stati chiamati a coadiuvare i giudici, le cose hanno funzionato bene", riferendosi al controllo degli atti societari del 2000. Il Presidente Laurini ha inoltre aggiunto che "il contenzioso su queste materie non esiste. Abbiamo una funzione preventiva. Il giudice risolve i conflitti decidendo, mentre la nostra azione permette appunto di prevenirli". E, sempre secondo Lurini, sarebbe "decisamente semplice" affidare ai notai il ruolo della "composizione nelle separazioni" dal momento che "abbiamo un ruolo super partes, di controllo, senza rappresentare alcun interesse". D'altra parte i tempi di attesa per la separazione nei tribunali sono molto lunghi e, solo per la prima udienza, le coppie devono attendere 3 o 4 mesi. Un lasso di tempo che si allungherebbe maggiormente nel caso in cui vi siano beni da spartire. Al contrario, affidandosi ai notai i tempi si ridurrebbero in maniera sensibile. In merito ai costi, non si tratterebbe di "attività lucrose" per i notai, visto che, sempre a detta del Presidente Laurini, "noi mettiamo a disposizione le competenze e la professionalità per pemettere ai tribunali civili di occuparsi di altre questioni". In assenza di minori da tutelare la separazione potrà avvenire dal notaio, anziché in tribunale.È questa una delle ipotesi formulate per "snellire" la giustizia civile. Vi lavoreranno, nelle prossime settimane, il ministro per la Giustizia, Angelino Alfano, e il Consiglio nazionale del notariato. Nella giornata di ieri il Guardiasigilli è stato ospite della prima riunione del nuovo Consiglio dei Notai, presidendone simbolicamente i lavori e avanzando una proposta da valutare, quella di istituire un tavolo di consultazione permanente, con il notariato, per individuare nuove soluzioni per il funzionamento della giustia civile. Fra queste, in tempi brevi, potrebbe esserci proprio "la composizione patrimoniale nel caso delle separazioni senza figli", ossia l'attribuzione dei beni tra moglie e marito.E, oltre a questo, con un intervento legislativo sicuramente più complesso, l'intera separazione dal notaio. L'iter burocratico è stato illustrato da Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio dei notai, che ha riferito come i dati "dimostrano che laddove, come categoria, siamo stati chiamati a coadiuvare i giudici, le cose hanno funzionato bene2, riferendosi al controllo degli atti societari del 2000. Il Presidente Laurini ha inoltre aggiunto che "il contenzioso su queste materie non esiste. Abbiamo una funzione preventiva. Il giudice risolve i conflitti decidendo, mentre la nostra azione permette appunto di prevenirli". E, sempre secondo Lurini, sarebbe "decisamente semplice" affidare ai notai il ruolo della "composizione nelle separazioni" dal momento che "abbiamo un ruolo super partes, di controllo, senza rappresentare alcun interesse". D'altra parte i tempi di attesa per la separazione nei tribunali sono molto lunghi e, solo per la prima udienza, le coppie devono attendere 3 o 4 mesi. Un lasso di tempo che si allungherebbe maggiormente nel caso in cui vi siano beni da spartire. Al contrario, affidandosi ai notai i tempi si ridurrebbero in maniera sensibile. In merito ai costi, non si tratterebbe di "attività lucrose" per i notai, visto che, sempre a detta del Presidente Laurini, "noi mettiamo a disposizione le competenze e la professionalità per pemettere ai tribunali civili di occuparsi di altre questioni". E dalla sede del dicastero della Giustizia, i tecnici confermano che "allo studio ci sono varie ipotesi per snellire le procedure civili, anche per le separazioni". L'ipotesi di affidare al giudice di pace le competenze per i conflitti fra marito e moglie è stata, per il momento, scartata perché "rischierebbe di allungare i tempi, anziché accorciarli". E al dicastero della Giustizia aggiungono però che "almeno per le questioni patrimoniali, hanno le competenze adatte". Ma Giancarlo Laurini sottolnea come "all'estero ci sono Paesi nei quali l'intera separazione e anche il divorzio sono affidati ai notai".

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