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La dieta del rosso e del blu: nuova strategia anti- obesità

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Il progetto Athena analizza le proprietà delle antocianine, i pigmenti che colorano frutta e verdura

bonfanti ilaria
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Dieta dissociata, a punti, bilanciata, a zona, sono solo alcune delle tipologie dei metodi seguiti dalla maggioranza della popolazione, specialmente dalle donne, per dimagrire. E, da oggi, è in arrivo anche un'altra novità: si tratta della dieta a colori, quella del "rosso e del blu". Il blu dei mirtilli, dei gelsi, delle melanzane, del mais delle Ande, il rosso delle arance rosse di Sicilia, delle fragole e dell'uva. Convinti delle potenzialità della dieta sono gli esperti europei che, dal primo di luglio, stanno lavorando al "Progetto Athena" per verificare sull'uomo le proprieta' delle "antocianine", ovvero i pigmenti che danno la colorazione alla frutta, ai vegetali e ai fiori. La teoria è derivata dai sorprendenti risultati, pubblicati recentemente sul "Journal of Obesity", ottenuti dalle sperimentazioni su alcuni animali da laboratorio che si sono mantenuti in piena forma con una dieta ipercalorica, ma ricca di antocianine, che ha mantenuto i fortunati topini in piena forma fisica e soprattutto magri, al riparo dall' obesita' e dal rischio di malattie cardiovascolari e tumori. Al progetto "Athena" prendono parte 6 gruppi europei, oltre al Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell' Universita' di Milano, guidato da Chiara Tonelli, l'Istituto Europeo di Oncologia, diretto dal Professore  Umberto Veronesi, la societa'italiana "Kos Genetics", l'Istituto di Agrumicoltura di Acireale, l' Universita' Cattolica di Campobasso. Come illustrato dalla docente Tonelli, tre gruppi di topini da laboratorio sono stati sottoposti a una dieta ipercalorica. Le prime due squadre campione hanno bevuto, rispettivamente, acqua e succo d'arancia, al contrario dell'ultimo gruppo di roditori che si è dissetato solo con succo di arance rosse. E i medici hanno così avuto la dimostrazione prevista già dalla loro teoria. Le cavie delle prime due squadre hanno subito un aumento di peso, mentre i topi della terza sono dimagriti, perdendo, in particolare, il grasso bianco, accumulato sulla pancia, da sempre acerrimo nemico della buona salute. I dottori hanno così sottolineato che la perdita di peso non può che essere attribuita dall'assunzione dei frutti- l'arancia rossa- ricchi di antocianine. Gli esperti provvederanno poi a riprodurre le stesse sperimentazioni in clinica per verificare i risultati anche sull'uomo. Ma il messaggio - dice Chiara Tonelli - "deve essere chiaro: non si e' trovato un nuovo metodo per dimagrire, ma l'indicazione vuole essere che con un'alimentazione sana possiamo fare molto per la nostra salute".

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