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Paul, il polpo indovino, rischia un crisi

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Il cefalopode più famoso del mondo sente le ostilità dei tifosi delle squadre che ha colpito con i suoi pronostici

Tatiana Necchi
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Paul, il polpo indovino, sta rischiando davvero grosso: sta per avere una crisi di nervi. Infatti è sempre più sotto pressione, dopo la vittoria in semifinale della Spagna sulla Germania, pronosticata con due giorni d'anticipo e con la sua solita precisione scientifica. Il cefalopode più famoso del mondo, però, sente le tensioni dei tifosi delle squadre che ha "colpito" con i suoi insindacabili responsi. I tedeschi sono arrivati addirittura ad accusarlo di portare sfortuna e stanno rilanciando sul web delle ricette per cucinarlo, così come gli argentini che sembrano proprio i più arrabbiati:  in Internet i tifosi dell'albiceleste hanno creato un software dove è possibile prendere a pugni un polpo che somiglia in maniera impressionante al povero Paul. In difesa del povero Paul ci sono gli animalisti e gli spagnoli, che secondo l'ultima previsione vinceranno il Mondiale: questi ultimi propongono di portalo in Spagna e si lasciano andare all'ironia sulle cruente intenzioni dei tifosi tedeschi. Anche il presidente spagnolo Zapatero si dice ''preoccupato'' per eventuali ritorsioni tedesche su Paul. Dal suo canto Paul può contare su una vasta rete di estimatori sul social network Facebook dove sono apparsi numerosi gruppi a suo sostegno. L'acquario di Oberhausen, in Germania, vedrà sicuramente aumentare i suoi visitatori e il giorno dell'ultimo vaticinio di Paul c'è da scommettere che ci saranno le tv di mezzo mondo. Alfredo Salazar, biologo peruviano, getta però qualche dubbio sui "vaticini" del polpo: sospetta che «Paul sia influenzato dai suoi allevatori e nello stesso acquario dove si trova». Salazar non ha prove ma teme che «possa essere attirato da un tipo di cibo particolare» ad entrare in una vaschetta piuttosto che in un'altra. Ma la questione ha poca importanza. Infatti il lavoro da indovino del polpo Paul sembra essere vicino alla conclusione: l'unica certezza è che una trovata pubblicitaria, iniziata quasi per giorno due anni fa agli Europei di calcio, sta facendo divertire mezzo mondo.

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