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Incinta? Licenziata

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Accade in Spagna, per di più in una Ong

Paolo Franzoso
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La condizione delle donne sul lavoro non è ancora soddisfacente. Troppi cavilli, troppe questioni. Spesso già dai colloqui ci sono pressioni psicologiche. Tutta colpa della legislazione che difende le donne e garantisce diritti per le lavoratrici. Sara Youx è stata licenziata dopo aver comunicato al suo datore di lavoro di essere rimasta incinta. Brutto colpo, discriminazione lampante. La beffa è che la signorina lavorava a Barcellona per un Organizzazione non governativa, la Fondazione G3T, dedita agli aiuti umanitari e per lo sviluppo in Burundi, Licenziata a fine giugno per non aver rispettato “le aspettative per le quali era stata assunta”. Infatti, dopo un mese di prova, Sara aveva strappato ad aprile scorso un contratto a tempo indeterminato. Con un lavoro sicuro, aveva ben pensato di metter su famiglia. E invece no, una maternità si traduce subito in congedi e impegni poco conciliabili con il lavoro, secondo il suo capo. “Facevo la segretaria – ha raccontato al Pais – lavoravo dalle 9 alle 14 cinque giorni a settimana, scrivevo e traducevo documenti per cercare finanziamenti“. E adesso come si fa? Ai datori di lavoro non piace assumere donne per tutti quei vincoli giuridici. Con il pancione sarà più difficile trovare un lavoro. Si confida nella giustizia che garantisce i diritti, difende le donne.

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