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Il polpo-oracolo Paul va in pensione

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Tornerà a divertire i visitatori dell'acquario tedesco. Tutto quel che resta dei Mondiali 2010

Tatiana Necchi
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In pensione - Finiti i Mondiali, il polipo Paul si ritira. Il cefalopode dell'acquario di Oberhausen in Germania, che ha indovinato tutti i risultati e previsto la vittoria della Spagna nella finale contro l'Olanda, tornerà a fare quello che più è nella sua natura: «Giocare con i suoi tentacoli e divertire i visitatori dell'acquario». Lo ha annunciato Tanja Munzig, la portavoce dell'Oberhausen Sea Life. Dal “Polpo Paul” alla vuvuzela – Personaggi e simboli sono stati i veri protagonisti di questa edizione dei Mondiali, accompagnando le partite e diventando, spesso, i veri protagonisti della kermesse. Il big  indiscusso è proprio Paul il polipo veggente, le cui origini non sembrano inglesi ma italiane e per la precisione dell'isola d'Elba. A seguire c'è la vuvuzela, tragica colonna sonora di tutte le partite sudafricane, è ormai entrata nel nostro immaginario collettivo e, alla fine, non ci dà più fastidio assistere alle partite accompagnati da quel ronzio. Ma c'è da temere per l'inizio del campionato italiano, con gli stadi che ci sembreranno silenziosi in maniera desolante. Altro simbolo: lo Jabulani. Si tratta del pallone dei mondiali, odiato da portieri e attaccanti. I primi lamentano le traiettorie imprevedibili che prende la palla e che li espone a figure barbine. I secondi ne lamentano l'incontrollabilità, la difficoltà di stoppare e calibrare i passaggi, di indovinare l'angolazione del tiro. C'è da dire che lo Jabulani ha costituito in questi Mondiali un ottimo alibi per entrambi e chissà che, alla fine, non se ne sentirà la mancanza. Nuove entrate tra i personaggi dei mondiali sono il portiere Iker Casillas che, dopo la vittoria, bacia in diretta la giornalista-fidanzata Sara Carbonero (Guarda la gallery). Ma l'icona di questo Mondiale è, e non potrebbe essere altrimenti, il sorriso di Nelson Mandela che sfida l'età, il lutto per la tragica morte della nipotina alla vigilia della kermesse, il freddo dell'inverno sudafricano e illumina, più di qualsiasi gioco pirotecnico lo stadio Soccer City di Johannesburg.

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