Intercettazioni, il governo chiede 48 ore di tempo
Il voto degli emendamenti comincerà martedì 20
Il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo ha chiesto 48 ore di tempo per approfondire e studiare i 600 emendamenti presentati al ddl intercettazioni. I componenti della commissione non hanno avuto nulla da obiettare a tale richiesta e pertanto è molto probabile che il voto degli emendamenti comincerà la prossima settimana. L'ufficio di presidenza ha poi stabilito che le votazioni si avvieranno martedì 20 al termine della seduta d'aula della mattina. Il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, spiega: "La richiesta di avere più tempo serve per un approfondimento, altrimenti avrei dovuto dare un parere contrario. Con il ministro Alfano potremmo così guardare tutte le proposte di modifica". Il sottosegretario aggiunge che "gli emendamenti della maggioranza e quelli della relatrice Bongiorno sono tali da dare al provvedimento una nuova struttura. Valuteremo l'ammissibilità anche delle proposte delle opposizione in modo da vedere se ci sarà la possibilità di integrarle con gli emendamenti Costa-Bongiorno". Ieri, sulla legge delle intercettazioni, erano giunte le critiche dell'Onu.