Fini parla di questione morale: "La politica sia intransigente"
Il presidente della Camera interviene alla cerimonia del Ventaglio sul ddl intercettazioni: "Corrette le parti inadeguate"
Alla tradizionale cerimonia del Ventaglio, alla Camera, Gianfranco Fini torna sul caso eolico e, in un lungo intervento, si occupa di questione morale. "Se vogliamo che la politica sia in sintonia con la società, occorre essere intransigenti con chi dimostra scarso senso etico verso la cosa pubblica e propensione al non rispetto delle regole", tuona il leader di Montecitorio. Riforme - Quanto alle riforme, Fini è fiducioso: "Auspico la ripresa del dibattito e che si arrivi a farle. Mi auguro che il tema delle riforme torni in agenda da settembre, anche se è al momento difficile sperare che riparta uno spirito costituente". Il riferimento è alla mancata elezione dei membri laici del Csm: "Come ho avuto modo di dire ai capigruppo, leggendo la lettera inviata dal capo dello Stato ai presidenti della Camere, auspico che entro il 31 luglio il Parlamento elegga gli otto membri laici del Csm. Se non lo fa darebbe una scarsa dimostrazione di responsabilità e uno scarso esempio di democrazia. E' difficile parlare di spirito costituente se non si riesce ad eleggere neanche gli otto membri laici del Csm". Sul ddl intercettazioni, "aver espresso la fiducia nella centralità del Parlamento credo sia stata la cosa giusta" e ha rappresentato una "pagina importante per chi crede nella centralità del Parlamento. Pur in un iter travagliato - ha spiegato Fini - il dibattito ha dimostrato che questo Parlamento discute, in modo anche aspro e approfondito, ed è capace di correggere impostazioni iniziali che si dimostano inadeguate". E a chi gli chiede un parere sulle parole di Alfano, secondo il quale il ddl sarà approvato entro l'estate, Fini risponde: "L'estate finisce il 21 settembre. Prevedo che si lavori la prima settimana di agosto e non lo considero un fatto stravagante, non mi scandalizza". Unità - Durante la cerimonia a Montecitorio, Fini ha anche affrontato il tema dei festeggiamenti per il 150 anni dell'Unità d'Italia, annunciando che il 17 marzo del 2011 il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlerà nell'Aula di Montecitorio davanti ai deputati e senatori riuniti. Quello del capo dello Stato "sarà una sorta di messaggio alla Nazione" e le celebrazioni saranno un'occasione per "riflettere sui valori dell'identità e sulla coesione nazionale". Il 21 marzo poi, in collaborazione, con il teatro dell'Opera di Roma si svolgerà, sempre nell'Aula di Montecitorio, un concerto diretto dal maestro Muti.