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Svezia, ritrovato possibile sex toy preistorico

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Non si esclude, che l'oggetto possa essere un simbolo di fertilità o uno strumento per macinare

Tatiana Necchi
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Un oggetto di pietra di dieci centimetri di lunghezza, due di diametro e dalla forma un po' equivoca. È questa la scoperta di alcuni archeologi svedesi nel sito mesolitico di Motola, per altro anche ricco di reperti risalenti a un periodo tra 6mila e 4mila anni fa. Per la precisione è stato ritrovato tra gli strati di argilla nei sedimenti del fondo di un fiume. Secondo i più maliziosetti, sembra che gli archeologi si siano imbattuti in una sorta di “sex toy” d'altri tempi, composto da materiale organico. Secondo l'archeologo Gsran Gruber del National Heritage Board la somiglianza dell'oggetto ritrovato è inequivocabile ma è anche possibile che fosse utilizzato come scalpello. Addirittura c'è anche chi definisce l'oggetto uno strumento per macinare. Altri ancora trovano che il “dildo” sia un simbolo di fertilità femminile: infatti questi oggetti erano molto comuni nell'antichità. Ma non è la prima volta che gli archeologi ritrovano questo tipo di oggetti. Il più antico è un oggetto di ben 28mila anni fa, ritrovato in Germania nel 2005 nella caverna di Hohle Fels.

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