Sanremo, il sindaco non vuole Belen: "Fuori chi si droga"
La show girl argentina non potrà partecipare al Festival: "Un bel sedere non fa la differenza". E durante gli interrogatori a Milano spunta anche il nome della Canalis
Dopo le ammissioni di Belen Rodriguez sull'uso di sostanze stupefacenti, il sindaco di Sanremo lancia un avvertimento alla Rai. La show girl argentina, tra i papabili per la conduzione del Festival della canzone italiana, non dovrà salire sul palco dell'Ariston. Chi "mette la faccia" a Sanremo deve essere "una persona per bene", spiega Maurizio Zoccarato, nella conferenza stampa di presentazione del nuovo concorso dedicato ai giovani (Area Sanremo). Il primo cittadino, eletto coi voti di Pdl e Lega, ha ricordato quando si oppose alla partecipazione di Morgan al Festival, dopo l'intervista in cui il cantante ammise l'uso di droga, e non cambia idea "se una ha un sedere particolarmente bello, rispetto a Morgan che aveva i capelli strani. Non accetto che l'immagine della mia città sia affiancata a chi non ha moralità certa". Per Zoccarato, infatti, nella società devono prevalere valori come la "tradizione e la fermezza mentale" ed è importante "non dare il segnale che chi fa uso di stupefacenti ha successo. D'altronde è normale, avviene già nello sport, quando, a un Giro d'Italia, puniamo chi rimane coinvolto col doping" Noi dobbiamo avere persone per bene finché io sarò sindaco di Sanremo, chi mette la faccia del mio Comune deve essere perbene, noi su questo faremo le barricate". Droga, coinvolta anche la Canalis - Spunta un altro nome illustre nell'inchiesta sui locali malfamati di Milano. Nella richiesta di custodia cautelare che il pm ha inviato al gip Giulia Turri, risulta anche una deposizione che chiama in causa Elisabetta Canalis. "Mi è capitato di fare uso di cocaina insieme ad altre persone tra cui Elisabetta Canalis, un tale Camillo Saviola, un certo Eliseo ed anche un tale Gianfri ed altre persone dello spettacolo, normalmente si tratta del cosiddetto giro del The Club", ha messo a verbale il 21 ottobre 2008 Karima M., una modella di origini parigine di 26 anni, sentita dal pm Frank Di Maio nell'ambito delle indagini sul giro di droga e di presunte mazzette nei locali della movida milanese, che ha portato agli arresti domiciliari cinque persone.