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Caliendo, la sfiducia in aula domani

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Così ha deciso la conferenza dei capigruppo a Montecitorio presieduta da Fini. La seduta sarà trasmessa in diretta tv dalle 17

Roberto Amaglio
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Si terrà mercoledì il primo vero banco di prova sulla tenuta dell'attuale maggioranza guidata da Silvio Berlusconi. La Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio presieduta da Gianfranco Fini, infatti, ha deciso di votare la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni al Sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, sotto inchiesta nell'indagine sulla cosidetta P3. La votazione avverrà mercoledì alle ore 17, il tutto in diretta televisiva. Quindi il Parlamento non va in vacanza attendendo che le acque si calmino dopo la separazione dai Finiani, ma affronta con ottimismo la sfida lanciatagli dal Pd e dall'IdV. Sulla tenuta della maggioranza sono in molti a scommettere tra le file del Pdl. Tra tutti il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "I finiani hanno dichiarato che continueranno a sostenere il Governo. Ecco perché non abbiamo alcun dubbio che la legislatura possa continuare con un forte sostegno al governo. I numeri li abbiamo: se il governo porrà la fiducia, credo che la daranno tutti quelli che lo sostengono". La rabbia del Pdl -Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, definisce inaccettabile la calendarizzazione della mozione. "Si procede al voto quando è in corso ancora il procedimento giudiziario nei confronti di Caliendo - afferma Cicchitto -. La responsabilità è dell'opposizione. Sui finiani prendiamo per buono il loro impegno a dare sostegno alla maggioranza". L'incontro Fli-Udc - A risultare decisivi sulla mozione di sfiducia saranno proprio i "finiani" e l'Udc di Casini che, se dovessero sposare la linea di Bersani e Di Pietro, metterebbero in minoranza il Governo facendolo inesorabilmente scivolare. Proprio per questo motivo, i due schieramenti che ancora non si sono pronunciati sulle intenzioni di voto (Udc e Fli) si incontreranno martedì per valutare l'atteggiamento da tenere sulla questione Caliendo. Ad annunciarlo è il capogruppo di Fli a Montecitorio, Giorgio Conte. "Ci vedremo nel primo pomeriggio per cercare di arrivare a una convergenza con l'Udc, se ce ne sono le condizioni". Per quanto l'incontro avverrà solo tra 24 ore, voci non confermate danno per certa l'astensione dei finiani. Decreti salvi – Avendo previsto ancora una settimana di lavori, il Parlamento potrà anche esaminare e votare i due decreti legge che erano a rischio scadenza: nel dettaglio, martedì saranno esaminate e votate le nuove normative sull'energia e sul trasporto marittimo-Tirrenia, già approvate dal Senato. Finiani in 10 al Senato - Intanto Futuro e Libertà per l'Italia, il movimento politico dei finiani, è arrivato a quota dieci al Senato. Dunque può nascere il gruppo parlamentare dei seguaci di Fini anche a Palazzo Madama. I 10 che costituiranno il gruppo sono: Baldassarri, Viespoli, Germontani, Digilio, Pontone, Valditara, Menardi, Saia e De Angelis. Confermata anche l'adesione di Barbara Contini. Capogruppo provvisorio sarà Mario Baldassarri.

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