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Università, ancora proteste

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Epifani: "A Roma con la Uil"

Albina Perri
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 Alla vigilia dello sciopero generale indetto per venerdì 14 novembre a Roma (cui prenderanno parte sia la Cgil sia la Uil, ma non la Cisl), non si arrestano le manifestazioni e le forme di portesta contro il ministro Gelmini e la sua riforma per l'università. E mentre a Torino è stato organizzato un corteo funebre per commenorare la "morte dell'istruzione pubblica", a Milano i ricercatori precari hanno improvvisato mini lezioni nei vagoni della metropolitana. Alla fine di ogni spiegazione in pillola, agli improvvisati studenti sono stati rilasciati attestati di frequenza: "Si attesta che il passeggero ha assistito con profitto alla lezione di un ricercatore precario", è scritto sul volantino sotto un'icona medievale di lectio, "il cui destino è compromesso dal taglio dei finanziamenti alle università e dalle leggi relative al turn over del personale. Scienza e Cultura sono le fondamenta di un Paese moderno: aiutiamole". E sempre nel capoluogo milanese una delegazione di studenti universitari ha incontrato il prefetto Gian Valerio Lombardi per chiedergli una mediazione con Trenitalia, in modo da avere biglietti scontati per raggiungere la capitale e partecipare alla manifestazione di venerdì. "Trenitalia calpesta il diritto a manifestare, garantito costituzionalmente, perché impone dei prezzi che sono inaccettabili e altissimi", scrivono i ragazzi di 'Onda anomala'. "Fino all'ultimo minuto siamo pronti a trattare e ci aspettiamo dei passi avanti". Ma se non si arriverà ad alcun accordo, gli studenti minacciano di occupare la Stazione Centrale. Intanto da Bruxelles a Monaco di Baviera a Siviglia, gli studenti che seguono l'Erasmus hanno organizzato forme di protesta in segno di solidarietà ai loro colleghi del Belpaese. Per quanto riguarda invece la partecipazione dei sindacati alla manifestazione di Roma, il seguerario della Cgil Guglielmo Epifani si aufura che "i giovani possano manifestare respingendo qualsiasi ipotesi di violenza, senza dare nessun pretesto". E intanto conferma che anche la Uil scenderà in piazza.

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