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Usa: "Iran è il principale finanziatore del terrorismo"

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Il Dipartimento di Stato americano inserisce nella lista nera Sudan, Siria e Cuba. Resta fuori la Corea del Nord

Eleonora Crisafulli
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"L'Iran è il più grande finanziatore del terrorismo". Lo sostiene il Dipartimento di Stato americano, secondo cui la repubblica islamica "minaccia il Libano, l'economia del Golfo e la pace regionale". Nel rapporto diffuso giovedì la Corea del Nord rimane invece fuori dalla lista nera dei Paesi che sostengono il terrorismo: Iran, Sudan, Siria e Cuba. Al Qaeda ha subito gravi sconfitte ma resta comunque la minaccia più grave. A colpire il gruppo di Osama bin Laden sono state in particolare le operazioni lanciate dalle forze pachistane nelle regioni del nordest del Paese, che hanno portato all'eliminazione di numerosi comandanti: è così diventato più difficile per l'organizzazione raccogliere fondi e reclutare militanti per gli attentati all'estero. Nello stesso tempo però il pericolo rappresentato da Al Qaeda si è diffuso rispetto agli anni precedenti. Sebbene poi il gruppo non sia riuscito a compiere attentati in grado di destabilizzare dei governi musulmani, è però divenuta "un pericolo formidabile nello Yemen" ed è sempre più attiva in Somalia e nella regione del Sahel. Hiroshima - Occupandosi ancora di Esteri ma in direzione opposta, da Washington il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha assicurato poi che Barack Obama riconoscerà formalmente l'anniversario del bombardamento di Hiroshima. L'inquilino della Casa Bianca intende prendere posizione rispetto a quel tragico evento, il primo attacco atomico della storia. In questa direzione andrebbe la visita a Hiroshima dell'ambasciatore americano a Tokyo John Roose in occasione dell'anniversario. Sarebbe la prima partecipazione di un ambasciatore americano all'evento. Lunedì 6 agosto 1945 un B-29 americano scaricò su Hiroshima una bomba atomica che uccise immediatamente e nei mesi successivi circa 140mila persone. Tre giorni dopo un'altra bomba colpì la cttà di Nagasaki. Il 15 agosto 1945 il Giappone firmò la sua resa incondizionata, mettendo fine alla Seconda Guerra Mondiale.

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