Cerca
Cerca
+

Bce: la ripresa rallenta a causa della disoccupazione

default_image

Nel bollettino dell'istituzione economica si esortano riforme per risanare le finanze pubbliche. L'inflazione resterà bassa, non in Italia

Paolo Franzoso
  • a
  • a
  • a

L'economia europea dà segnali di crescita, ma ci sono alcune preoccupazioni. Resta “indispensabile perseguire riforme strutturali di ampia portata”. Nel bollettino di agosto, la Bce invita gli Stati a “ripristinare finanze pubbliche sane” dopo “l'eccezionale deterioramento dei conti pubblici registrato negli ultimi due anni”. “Profonde riforme risultano particolarmente necessarie nei paesi che in passato hanno subito perdite di competitività o che al momento soffrono di disavanzi di bilancio e disavanzi esterni elevati”. Secondo Francoforte si dovrebbero mettere in piedi delle “riforme tese a potenziare la crescita della produttività”. Disoccupazione – Al di là delle prospettive di crescita, «ci si attende tuttavia che la ripresa dell'attività sia frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in corso in diversi settori e dalle prospettive per il mercato del lavoro». A frenare la crescita è anche l'elevato tasso di disoccupazione rivisto al ribasso nei prossimi due anni: 10,1% nel 2010 e 10,2% nel 2011 nell'intera area, per poi riscendere nelle stime nel 2012 a quota 9,8%. Irrigidimento concessione crediti - La Bce ha poi presentato i risultati dell'indagine di luglio 2010 sul credito bancario nell'eurozona. Dai dati emerge un aumento dell'11% di banche che segnalava un irrigidimento dei criteri per la concessione di prestiti e linee di credito a favore delle imprese nel secondo trimestre del 2010, un valore superiore al 2% atteso dalle banche nell'edizione precedente dell'indagine. La percentuale netta è passata al 14% per i prestiti alle Pmi (dal 4% del primo trimestre) e dal 3% al 12% per le grandi imprese. All'inasprimento dei criteri per la concessione di crediti hanno contribuito fattori specifici, come la posizione di liquidità delle banche, e ciò - avverte Francoforte - potrebbe segnalare la rinnovata presenza di tensioni nei mercati". Costo della vita - Nel medio periodo l'inflazione nell'area euro dovrebbe restare «moderata», mantenendo la stabilità dei prezzi e sostenendo il potere d'acquisto delle famiglie. Lo prevede la Banca centrale europea, spiegando che «le aspettative d'inflazione restano saldamente ancorate, in linea con l'obiettivo di mantenere i tassi d'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine». Italia, l'inflazione sale - A luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività comprensivo dei tabacchi ha registrato una variazione di +0,4% rispetto al mese di giugno e di +1,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Lo rende noto l'Istat che oggi ha diffuso i dati definitivi. al netto dei tabacchi l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività ha presentato nel mese di luglio 2010 una variazione congiunturale di +0,4% e una variazione tendenziale pari a +1,6%.

Dai blog