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La Brambilla ai Comuni: "Aprite le spiagge ai cani"

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Il ministro del Turismo ha approvato un'ordinanza per riservare un'area di litorale agli amici a 4 zampe, che così potranno fare il bagno coi loro padroni

Michela Ravalico
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Il suo amore per gli animali è arcinoto. E non passa settimana senza che il ministro Michela Vittoria Brambilla metta a punto un'idea o una norma che vada a loro vantaggio. Questa volta, come ha rivelato in un'intervista a Gente in edicola da sabato, al centro del suo interesse sono finiti i cani. Finalmente, se l'ordinanza sarà messa in pratica, i cani potranno fare il bagno con i loro padroni in spiaggia. Sembra una cosa da niente, però l'Italia è il Paese dove i cani sono maggiormente discriminati, in Europa. E non è un caso che la Brambilla abbia promosso questa norma anche per attirare turismo straniero: ci sono Paesi, come la Francia, dove portare il cane in spiaggia è considerato più che normale (anche perché le spiagge in Francia sono quasi tutte libere, ovvero pubbliche). L'intervista - "Ovunque in Italia si potrà fare il bagno con il proprio animale: così invogliamo anche gli stranieri a venire da noi. Per questo ho ideato un'ordinanza: i comuni che aderiranno all'iniziativa verranno premiati", spiega il ministro a Gente. "Si tratta di una decisione che non comporterà spese aggiuntive per il Comune: con il prototipo di ordinanza che ho predisposto si chiede solo ai sindaci di destinare un tratto di costa a chi vuole fare il bagno con il proprio cane. E le località aderenti potranno contare su una particolare promozione da parte del ministero del Turismo grazie al sito www.turistia4zampe.it. Dopo tutto, in Italia una famiglia su tre ha un animale domestico. Già siamo riusciti ad aumentare gli hotel attrezzati per ospitare gli amici quattrozampe. Ora tocca alle spiagge".

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