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Il fisco indaga sul cognato di Fini

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L'agenzia delle Entrate si prepara ad avviare verifiche fiscali su Giancarlo Tulliani, che dovrà fornire dichiarazioni sui suoi conti: dalle società off-shore alla Ferrari

Paolo Franzoso
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Giancarlo Tulliani è sparito nel nulla. Da quando è esplosa la grana Montecarlo, il “cognato” di Gianfranco Fini non più reperibile: irrintracciabile. Di lui solo pochi scatti, immortalato mentre lava la sua fiammante Ferrari 458 blu, un gioiellino da 197 mila euro, prodotta in numero limitato, ricevuta – a quanto pare, come scritto dal Riformista il 12 agosto e mai smentito – grazie ai buoni uffici di Fini, interceduto direttamente presso Montezemolo per scavalcare la lunga fila d'attesa. Niente di penale, s'intende: un favore a un amico non è catalogabile come reato. Però, sullo stile di vita di Giancarlo Tulliani ha messo gli occhi l'Agenzia delle Entrate, insospettita dal tenore di vita di uno che fino al 2005 era un nullatenente. L'erario si sta preparando ad avviare le verifiche fiscali per accertare se Giancarlo Tulliani sia o meno un evasore fiscale. Tecnicamente il controllo non è ancora scattato perché le norme non consento all'Agenzia delle Entrare di aprire una procedure: bisogna aspettare i tempi tecnici legati allo status giuridico dell'espatriato. Il fascicolo sul conto del fratello di Elisabetta, compagna di Gianfranco, però c'è già, pronto ad essere arricchito.  E nei prossimi mesi Giancarlo dovrà rimaterializzarsi per rendere una serie di dichiarazioni sulle sue abitudini di vita e di portafoglio. I guai sarebbero pressoché assicurati. Prima domanda: passa più di 180 giorni all'anno in Italia? Con risposta negativa scatterebbero i problemi per mancata presentazione del famigerato quadro Rw, quello su cui bisogna dichiarare i redditi anche immobili esteri e il rischio di essere bollato come evasore fiscale. Con risposta affermativa, invece, le indagini toccherebbero la cosiddetta estero vestizione, relativa alla creazione di società fittizie per nascondere rendite al Fisco. Insomma, entrerebbero in ballo i bilanci della società intestata alla madre Francesca Frau, l'Absolute Television Median, che ha prodotto format per la Rai, creata nel maggio 2009, data successiva al cambio di domicilio di Giancarlo. Gli interrogativi sono molti e si aggiungono alla torbida gestione della vendita della casa di Montecarlo (passata da Anna Maria Colleoni ad An, "per la buona battaglia", da An a una società off-shore, da questa a un'altra, fino a finire affittata a Giancarlo). In questo caso, il pm Pier Filippo Lariani continua a indagare in attesa delle rogatorie.

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