Avvertimento di Bagnasco sul federalismo: deve unire, non dividere
Risposta della Lega Nord affidata a una nota di Calderoli: "Può stare tranquillo"
Bene il federalismo a patto che non generi divisioni. Il succo dell'intervista rilasciata oggi all'Osservatore Romano dal cardinale Bagnasco si concentra sull'importanza di procedere nella struttura federalista nell'interesse generale della nazione. "La molteplicità, in tutti i campi, è una ricchezza se costruisce l'unità – spiega il prelato alla testa della Cei - se invece disgrega e allontana, allora non diventa più un valore ma un disvalore". Un federalismo capace di unire, dunque, secondo Bagnasco che risponde a una domanda sul progetto politico federalista che era stato propugnato nell'800 dal beato Antonio Rosmini. "Si vorrebbe - ha osservato il presidente dei vescovi italiani - a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, che le specificità delle persone, come delle culture e delle regioni, diventino una ricchezza per il bene dell'insieme, un bene che deve essere reale per tutti". Calderoli - "Può stare tranquillo" il cardinale. La riforma che la Lega Nord propone e che sta realizzando "è quella di un federalismo che storicamente ha unito quello che era diviso o ha impedito, attraverso la valorizzazione delle diversità, della responsabilità e della trasparenza, ineludibili processi di disgregazione". Questa la replica del ministro della Semplicazione normativa, Roberto Calderoli "A suo tempo con il ministro Umberto Bossi - si legge in una nota del coordinatore delle segreterie nazionali del Carroccio - abbiamo portato e illustrato allo stesso cardinale Bagnasco la legge delega sul federalismo fiscale, mentre, alla ripresa dei lavori, chiederemo un nuovo incontro con lo stesso presidente della Cei per presentare i decreti delegati di attuazione della legge delega, che rappresentano la vera ricchezza richiamata dal cardinale e la soluzione sia della questione settentrionale che di quella meridionale".