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Inferno Pakistan: non cessano le alluvioni. Zardari: "Ci vorranno 3 anni per ripartire"

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Sono 17milioni le persone che hanno subito i danni delle incessanti piogge di quest'ultimo mese. 1.500 vittime e 500mila senza tetto. E' emergenza

bonfanti ilaria
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Ci vorranno almeno 3 anni per completare la ricostruzione nelle aree alluvionate del Pakistan. Lo ha dichiarato, nella giornata di oggi, il Presidente pachistano, Asif Ali Zardari, mentre abbondanti piogge continuano a cadere nel Sud del paese. Sono almeno 500mila le persone che, in meno di un mese, sono rimaste senza tetto e altri 1.500 i residenti locali che hanno perso la vita. In totale più di 17milioni di persone hanno subito le gravi conseguenze delle alluvioni, secondo una prima stima delle Nazioni Unite. Zardari ha comunque difeso la risposta del Governo alla catastrofe naturale che è stata duramente criticata da più parti. La Farnesina, intanto, ha annunciato un nuovo contributo del valore di 1milione di euro in risposta all'Appello lanciato dalle Nazioni Unite "Pakistan Initial Floods Emergency Response Plan". In particolare, con lo scopo di contrastare l'elevato rischio di epidemie, saranno destinati 600mila euro in favore di Unicef e 400mila euro in favore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per sostenerne tutte le attività di assistenza nel settore sanitario, dell'igiene, dell'accesso all'acqua e della nutrizione con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, quali donne, bambini e anziani. Nel frattempo, la crisi umanitaria, provocata dalle inondazioni, sta creando un allarme internazionale non indifferente. Si teme, infatti, che il Paese finisca in bancarotta e che il disastro possa avvantaggiare gruppi integralisti islamici. Da ieri, il Fondo Monetario Internazionale è impegnato in una serie di riunioni a Washington per predisporre un piano di interventi di soccorso. La solidarietà internazionale si è quindi messa in moto dopo un periodo di iniziale diffidenza verso il Governo di Islamabad, giudicato corrotto e con ambigui legami con i talebani. Il ponte aereo della Nato è operativo e è stato consegnato da un velivolo, partito da una base in Germania, il primo carico di aiuti donati dalla Repubblica Ceca. E, dopo una pausa durata circa un mese dovuta all'emergenza inondazioni, il terrorismo si è di nuovo fatto sentire con 3 stragi costate la vita, nella giornata di ieri, ad almeno 37 persone, tra cui un religioso musulmano e una ventina di fedeli radunati in una moschea per il Ramadan. Gli attentati sono avvenuti nel Nord Ovest del Paese, la prima regione a essere colpita dalla calamità di tre settimane fa e dove molte aree rimangono tuttora isolate a causa del crollo di strade e ponti. Altri 20 morti sono, invece, stati provocati nel Nord Waziristan da missili lanciati da un drone americano, partito presumibilmente dal vicino Afghanistan. Tra le  vittime, oltre a 13 talebani afghani, anche sette civili pachistani, quattro donne e tre bambini.

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