Insulti tra il Senatùr e Casini: "È uno str..."
Il Premier? «È uno che tentenna troppo ma io lo farò smettere di tentennare». Bocchino? «Quando parla Bocchino e come se non parlasse nessuno». E Casini? «È uno stronzo». Così, in modo lapidario e stroncando sul nascere ogni possibilità di aprire spazi all’Udc per la creazione di un nuovo governo, il leader del Carroccio Umberto Bossi ha aperto il suo comizio di ieri sera alla festa della Lega Nord di Verdello. Dunque si fa alta la tensione tra Udc e Lega: se da un lato il Carroccio insiste per andare al voto e spinge verso uno stop alla nuova alleanza del Premier con i centristi, dall’altro l’Udc in una nota scriveva: «Che Bossi, noto trafficante in banche e quote latte, insulti l’Udc lo riteniamo molto utile per far capire agli italiani chi ostacola davvero i suoi progetti di occupazione del potere». No a Casini e a nuovi governi - Dunque il leader leghista ha di nuovo chiuso la porta in faccia a Casini, definito "uno stronzo" per le sue parole di ieri sulla Lega Nord definita "trafficante di banche". In seguito incalza: «Casini appartiene a quella razza di furfanti democristiani che ha rovinato il Nord. Aprire le porte a lui significherebbe arrivare al governo tecnico, un governo che sopravvive e tira a campare invece di fare le riforme. E la sinistra cambierebbe la legge elettorale convinta che in questo modo potrebbe vincere. Invece i governi li fa la gente». Poi qualcuno gli fa notare che Bocchino ha aperto alla possibilità dell’Udc al governo Bossi ha tagliato corto: «Quando parla Bocchino è come se non parlasse nessuno». Secessione - Dalla platea arrivano urla di "secessione", così il leader leghista ha spiegato: «Noi vogliamo arrivare a realizzare i nostri obiettivi democraticamente, poi se la gente vorrà dare la spallata finale, io ne sarò ben contento». L’incontro con il Cav - Bossi ha anche confermato che incontrerà il Premier questo mercoledì insieme a Calderoli: "Berlusconi insiste per fare entrare l’Udc, lui è uno che tentenna, ma mercoledì lo incontrerò sul Lago Magggiore e lo farò smettere di tentennare". La risposta di Casini - In una nota risponde agli insulti del Senatùr: «Gli insulti che questa sera Bossi mi ha gentilmente rinnovato dimostrano in modo chiaro quale errore è stato affidare il Paese in queste mani. I suoi alleati dovrebbero svegliarsi prima che sia troppo tardi. Noi abbiamo denunciato prima degli altri la strada che il Paese stava imboccando e che francamente gli italiani non si meritano».