Pakistan, altri sfollati. Bilancio dei morti in crescita

Tatiana Necchi

Il tragico bilancio dei morti nelle inondazioni in Pakistan è tristemente destinato ad aggravarsi ulteriormente. A diffondere la notizia è un portavoce dell’Autorità per la gestione dei disastri nazionali riferendosi alla prossima fine delle piogge: «Quando i livelli dell’acqua indietreggeranno, troveremo molti cadaveri". E il quadro nella provincia di Sindh è pressoché allarmante: circa un milione di persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni nelle ultime 48 ore, mentre in tutto il Paese sono sei milioni gli sfollati. L’evacuazione di 300.000 abitanti è stata ordinata a Thatta, nel sud, 70 km da Karachi. Anche il portavoce delle Nazioni Unite, Maurizio Giuliano secondo cui la situazione più critica a causa delle esondazioni si registra al momento nei distretti di Thatta e Qambar-Shadadkot, ha sottolineato che circa un milione di persone da mercoledì sono state costrette a lasciare la propria abitazione proprio per via delle alluvioni. «La situazione nel Sindh sta volgendo di male in peggio – ha affermato Giuliano - Le Nazioni Unite stanno consegnando gli aiuti il più velocemente possibile, ma i danni provocati dalle alluvioni superano la nostra   capacità di risposta». In questi ultimi giorni, il governo di Islamabad ha disposto l'evacuazione di centinaia di migliaia di persone nel sud del Pakistan  per contenere la catastrofe umanitaria. Nella provincia meridionale del Sindh, nella zona del delta del fiume Indo, ad alto rischio esondazione, le alluvioni hanno già spazzato via molti terreni e villaggi e ora minacciano tre città, Sujawal, Mirpur Bathoro e Daro. Un quinto del Paese è stato messo in ginocchio dalle alluvioni, che hanno colpito circa 20milioni di persone e provocato almeno 1.500 morti.