Tremonti: "L'emergenza crisi per l'Italia è finita"
Lo ha dichiarato il Ministro dell'Economia che esclude la necessità di una manovra correttiva. "I titoli sono stati collocati bene"
"Questo autunno avrebbe dovuto essere il terzo autunno atteso per il crollo dell'Italia. Non è così. Non sarà così. Non c'è bisogno di fare una Finanziaria vecchio stile". A dichiararlo è il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a margine del Forum Ambrosetti, che motiva così la fiducia nella fine della crisi per l'Italia, precisando anche che "Non c'è bisogno di fare una manovra correttiva. I titoli di Stato finora sono stati collocati bene. Non ci sono elementi di rottura nelle strutture economiche, industriali e sociali del Paese. Non c'è dunque un'emergenza autunnale". Il Ministro ha però aggiunto che "è possibile che ci siano ancora problemi, non in Italia, ma in altri paesi d'Europa. Serve dunque prudenza e realistica visione delle cose". Tremonti ha comunque assicurato che "questo autunno chi sperava nel crollo dell'Italia, ci dispiace, sarà deluso". A detta del Ministro, servirà però "qualcosa di molto impegnativo, cioè re-ingegnerizzare il sistema economico italiano", precisando che "va fatto nel nostro interesse, va fatto perchè lo chiede a tutti l'Europa". E, a chi continua, con insistenza, a parlare di manovra aggiuntiva, Tremonti risponde dicendo che si tratta di "un'ipotesi lunare". Dopo la riforma della legge di bilancio e dopo la manovra di luglio, questo autunno, dunque, la Finanziaria dovrà e potrà essere soltanto tabellare, "molto diversa dalle vecchie Finanziarie" ha ribadito il titolare dell'Economia che sembra aprire alla possibilità di un patto con l'opposizione per il rilancio dell'economia. "Un patto con l'opposizione? - ha detto Tremonti a margine del workshop Ambrosetti - l'opposizione può e deve essere propositiva e costruttiva, e da parte della maggioranza è necessario ascoltarla. L'opposizione, e anche la maggioranza, deve e può fare idee e proposte, ma il dovere di sintesi in un piano è poi del Governo". In merito alle affermazioni avanzate dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che due giorni fa, aveva denunciato l'assenza di una seria politica industriale in Italia, Tremonti ha risposto che "più che di politica industrialè forse si deve parlare di competitività. Competitività che non può essere disegnata in un Paese solo o da un Governo solo, ma che deve essere disegnata attraverso un dibattito e raccogliendo contributi, i più ampi possibili", ha precisato il Ministro.