Dublino: uova e scarpe contro Blair
L'ex leader britannico doveva autografare alcune copie del suo libro, "A Journey". Oltre 200 dimostranti lo hanno contestato
Brutta sorpresa per Tony Blair, sbarcato a Dublino, da "Easons", la celebre catena editoriale britannica, per autografare il suo nuovo libro, "A Journey". E, proprio nel pieno del suo successo editoriale, l'ex Primo Ministro britannico non ha potuto evitare le urla e le aggressioni dei pacifisti. Oltre 200 attivisti, infatti, al suo arrivo, gli hanno lanciato scarpe e uova, mentre una fila di 300 persone si era messa pazientemente in coda per avere il suo autografo sulla copertina del volume di memorie di Blair. Si è reso necessario l'intervento della Polizia che ha cercato di bloccare i dimostranti che, inferociti, gridavano slogan come "Blair ha mentito, milioni sono morti" e "Condannatelo per genocidio" e volevano sfondare le barriere di sicurezza, fuori dal negozio. Poco prima, accompagnato in auto blindata negli studi di Dublino per la registrazione dello show "Late Late", Blair era già stato "accolto" da una ventina di pacifisti che lo etichettavano "un criminale di guerra", riferendosi alle decisioni dell'ex leader britannico nelle guerre in Iraq e in Afghanistan. E, dando prova di estremo self control, una volta davanti ai microfoni di Ryan Tubridy, Blair ha risposto: "Ovviamente non è vero. Una delle prime cose che si imparano in politica è che coloro che urlano sono quelli che meno meritano di essere ascoltati".