La finiana Napoli accusa: "Qualche eletta nel Pdl si è prostituita"
Coro di proteste dalle donne della maggioranza. E Fini la invita a chiedere scusa
Non ha risparmiato nessuno Angela Napoli, deputata eletta nelle file del Pdl e passata dalla parte dei finiani, nell'intervista a Klaus Davi rilasciata questa mattina durante il programma Klaus Condicio. Da Schifani ("Se fossi al posto suo mi dimetterei", ha detto la deputata alludendo alle accuse di relazioni con la mafia); alle donne del Pdl che si sarebbero prostituite per farsi eleggere, fino alla presenza di presunti corrotti nelle liste lombarde del Pdl in Lombardia. Più che un'intervista, una sassaiola quella della Napoli (nella foto). Inevitabili le polemiche. Liste lombarde - Secondo la Napoli, "le liste lombarde del Pdl alle ultime elezioni non erano pulite. Stiamo valutando il tutto con la commissione antimafia. Pertanto la Moratti e Formigoni farebbero bene a dare messaggi chiarissimi, non solo con le parole, ma anche con le scelte dei candidati. Dire a parole che non si vogliono i voti della 'ndrangheta è molto facile per tutti. Quando poi, però, si fanno le liste elettorali e, all'interno delle stesse, si inseriscono candidati conosciuti per i loro rapporti con la criminalità organizzata, vuol dire che si punta ancora una volta solo al risultato elettorale numerico, ma non qualitativo". E ancora, "questa è una delle mie battaglie principali, che ho portato avanti anche in Calabria, anzi soprattutto lì, in occasione delle ultime elezioni regionali. Io non sono andata a votare perchè, dopo aver avuto la forza, e devo dire anche il coraggio, di fare i nomi, a livello nazionale, di determinati politici collusi con la mafia, me li sono ritrovati candidati nelle liste". Su Schifani - "Fosse lei al posto di Schifani, rimarrebbe nella posizione di Presidente del Senato dopo le inchieste del settimanale L'Espresso e del quotidiano Il Fatto?" ha domandato l'intervistatore Klaus Davi. "No, assolutamente no" è stata la risposta secca della Napoli. Deputate "prostitute" - Sulle ex compagne di partito le affermazioni più pesanti. "Non escludo che senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite. Purtroppo può essere vero e questo porta alla necessità di cambiare l'attuale legge elettorale. E' chiaro che, essendo nominati, se non si punta sulla scelta meritocratica, la donna spesso è costretta, per avere una determinata posizione in lista, anche a prostituirsi o comunque ad assecondare quelle che sono le volontà del padrone di turno". Le reazioni delle pidielline - La prima a rispondere alle insinuazioni della Napoli è stata Barbara Saltamartini, responsabile Pari opportunità del Pdl. "E' aberrante che lo scontro con i finiani stia portando, giorno dopo giorno- continua- ad un fuoco di fila meschino e volgare contro le nostre donne, a nome delle quali esprimo il più profondo sdegno. A questo punto, mi aspetto che i membri di Futuro e Libertà si dissocino pubblicamente da queste infami accuse che gettano fango e discredito su tutte le donne, di qualsivoglia forza politica, elette dal 2006 ad oggi". Di seguito le reazioni di numerose parlamentari della maggioranza. Melania Rizzoli parla già di avvocati: "E' mia intenzione incaricare l'avvocato Giulia Bongiorno per querelare la collega deputata Angela Napoli per la sua dichiarazione diffamatoria. Infuriata anche la deputata Alessandra Mussolini "Trovo vergognosa la dichiarazione dell'on. Angela Napoli. Queste parole offendono le deputate di tutte i gruppi parlamentari e chiedo la convocazione immediata dell'ufficio di presidenza della Camera dei deputati per prendere i provvedimenti del caso". Paola Frassinetti, vicepresidente della commissione Cultura della Camera, si è dichiarata sorpresa "per le parole della collega Angela Napoli, in quanto proprio Fini nel 2006 ha aumentato il numero delle donne in Parlamento grazie a questa legge elettorale". Roberta Angelilli, in una nota ufficiale, scrive "Mi sorprende e mi addolora questa caduta di stile dell'On. Napoli, persona che stimo per il suo impegno e serietà politica. Ma evidentemente, purtroppo, si è creato un clima di scontro, dove non ci sono più limiti e regole". Lella Golfo, sdegnata, dichiara "che un deputato della Repubblica possa arrivare a simili bassezze mi lascia allibita ma che una donna usi argomenti così triviali pur di infangare delle colleghe a fianco delle quali fino all'altro giorno militava, è davvero umiliante per tutto il genere femminile". Per Laura Bianconi "le parole dell'onorevole Napoli sulla cosiddetta 'prostituzione parlamentarè sono ancor più squallide proprio perchè pronunciate da una donna parlamentare". Per Beatrice Lorenzin "Da parte dell'on. Angela Napoli è arrivato un attacco squallido, infamante che nulla ha a che fare con la politica, ma tutto con l'astioso e rancoroso modus operandi che hanno messo in scena i finiani negli ultimi mesi". Il richiamo all'ordine di Fini - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, bacchetta la deputata di Fli Angela Napoli per le affermazioni sulle deputate del Pdl rilasciate a Klauscondicio e la invita a chiedere scusa. "Ledere la dignità delle deputate con accuse generalizzate quanto teoriche, e quindi indimostrabili - afferma Fini in una nota - non può essere consentito".