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Londra, attende 12 ore una risposta del call center

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A partire dalle 11di sera lei e il compagno si sono dati il turno alla cornetta. Al risveglio sentivano ancora la musica di sottofondo

Tatiana Necchi
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Ha aspettato per oltre 12 ore al telefono una risposta. La protagonista della vicenda è Tanya Davis, di 26 anni e residente nella zona a sud-est di Londra, nel Kent, a raccontare la sua esperienza al giornale britannico Daily Mirror. Per fortuna si trattava di un numero verde perché l'operatore, che si trovava a 10mila chilometri di distanza, esattamente in India, non ha mai risposto. Tutto per colpa della connessione internet che non andava. La donna aveva già provato a chiamare una ventina di volte ma le avevano sbattuto bruscamente il telefono in faccia. Così un  po' per disperazione e un po' per sfida, la 26enne ha contattato il call center della Virgin Media, una società di servizi della pay tv connettività e telefonia mobile. La sua maratona è iniziata verso le 23 di sera. Tanya  racconta: «Dopo aver aspettato per un'ora il mio compagno mi ha dato il cambio e io mi sono sdraiata sul divano. Tutto ciò che potevamo sentire erano canzoni di un nastro registrato. La più irritante era “Oops, I did it again!” di Britney Spears». Poi la ragazza e il suo compagno hanno deciso di andare a letto lasciando che l'attesa continuasse: «Scherzavamo sul fatto che ci saremmo risvegliati ancora in attesa dell'operatore». E infatti al risveglio c'è stata una sorpresa: «Non potevo credere che la canzone di Britney Spears stesse ancora strombazzando rumorosamente». Ma l'attesa non si è conclusa lì: Tanya ha poi chiamato un numero britannico e anche in quel caso è stata messa in attesa fino a quando un operatore della Virgin le ha risposto. Dopo aver raccontato la vicenda si è sentita dire: “O mio Dio, davvero?". Insomma: oltre il danno anche la beffa. Ora l'azienda sta investigando sui motivi di tale attesa e scusandosi con Tanya per la sfortunata vicenda, le ha accreditato 30 sterline.

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