Morto Thomas Casarotto, il ciclista 19enne in coma
Stava scendendo dalla Sella Ciampigotto quando è andato a sbattere contro un Suv che si trovava nella corsia opposta
È stata dichiarata la morte cerebrale per Thomas Casarotto, il 19enne ciclista di Schio (Vicenza) e promessa, caduto lo scorso 10 settembre durante il giro ciclistico per dilettanti del Friuli Venezia Giulia. Il giovane era caduto durante la tappa da Maniago a Gemona, picchiando la testa. La decisione di staccare la spina è giunta ieri verso le 18, al termine di un pomeriggio di osservazione da parte dell'equipe medica dell'ospedale di Udine. A dare la triste notizia è stata la società ciclistica Generali UC Arcobaleno Mestre. Nel rispetto della volontà dei genitori sono stati espiantati gli organi del ragazzo per essere donati ad altri pazienti che potranno tornare a vivere grazie al dono di Thomas. La nota della società - "Quattro giorni di agonia non sono bastati a Thomas Casarotto per sopravvivere alle contusioni riportate nella caduta che lo ha coinvolto nel corso della terza tappa del Giro del Friuli dilettanti. Ferite che hanno stroncato la vita di un ragazzo straordinario e di una delle più belle speranze del ciclismo italiano. Un tremendo lutto ha strappato all'affetto del gruppo della Generali-Uc Arcobaleno Mestre - afferma il presidente Mauro Flora - il sorriso di Thomas, atleta leale, compagno generoso e amico di tante avventure; il suo ricordo non può lasciare impassibili quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo e di condividere con lui tanti e tanti chilometri in sella alle due ruote. Si tratta di una grave perdita che ci lascia sgomenti e senza parole. In questo momento così difficile voglio testimoniare - aggiunge Flora - la vicinanza di tutta la squadra alla famiglia Casarotto colpita da un così tremendo lutto. Chiedo a tutti di fare sentire il proprio sostegno alla mamma, al papà e alla sorella di Thomas sia in questi momenti così difficili, sia fra qualche giorno quando i riflettori si spegneranno su questa vicenda perchè Thomas non sia dimenticato". L'incidente - Il 19enne, cinque vittorie conquistate in juniores nel 2008 e descritto da tutti come "un ragazzo d'oro", stava partecipando alla terza tappa del Giro del Friuli under 23. Scendeva a una velocità di 80 chilometri orari dalla Sella Ciampigotto, quando è andato a sbattere violentemente contro un Suv che si trovava nella carreggiata opposta. L'impatto contro lo specchietto laterale è stato brutale: il ragazzo, nonostante il caschetto, ha riportato un grave trauma cranico. Indagini - Intanto la Procura di Tolmezzo (Ud) ha indagato per lesioni personali colpose l'autista del Suv con cui si è scontrato Casarotto. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo, un 64enne di Monfalcone, non avrebbe rispettato l'alt dato dalle vetture al seguito della corsa e dalle motociclette ed era in movimento con il suo veicolo in senso contrario alla corsa. Sembrerebbe così cadere la prima versione fornita dall'uomo, il quale aveva detto di aver parcheggiato l'auto. Una brutta abitudine che riguarda troppi guidatori italiani e che è già costata la vita a molti giovani ciclisti (lo stesso Pantani rischiò la vita nella Milano-Torino del 1995).