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L'assassino di Lennon confessa: "Volevo uccidere anche la Taylor"

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Poi ha scelto l'ex Beatle perché era "più facile da raggiungere". Per la sesta volta gli è stata negata la libertà vigilata.

Tatiana Necchi
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Mark David Chapman l'8 dicembre del 1980 ha ucciso fuori dalla sua abitazione con 5 colpi di pistola John Lennon. Il realtà l'assassino ha confessato che voleva uccidere la bella Elizabeth Taylor. Peccato che fosse irraggiungibile, mentre l'ex Beatle era quasi lì a portata di mano: insomma era un bersaglio molto più facile da colpire. L'uomo, oggi 50enne, ha spiegato di avere chiesto un prestito di 5mila dollari a un parente per andare a New York. Partito dalle Hawaii, quando arriva nella Grande Mela, si apposta davanti la casa di Lennon e appena lo vede, in compagnia di Yoko Ono, gli spara. A fare questa rivelazione è stato lo stesso Chapman alcuni giorni fa quando, davanti al comitato dei giudici per chiedere la libertà condizionata, ha pronunciato quelle parole. «Pensavo di diventare famoso, invece sono diventato solo un assassino ha detto Chapman. Poi ha aggiunto di aver preso «una decisione orribile».  Nonostante tutto, per la sesta volta, la libertà gli è stata negata.

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