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Calunnia, in arresto Igor Marini

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Fu uno dei protagonisti dello scandalo Telekom Serbia: in cella per le accuse a un magistrato

Albina Perri
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È stato arrestato dai carabinieri Igor Marini, il faccendiere che nel 2003 fu uno dei protagonisti del presunto scandalo Telekom Serbia. L'uomo deve scontare cinque anni di carcere per calunnia ai danni di un magistrato romano, Maria Bice Barborini. Marini aveva conquistato le cronache per le accuse lanciate ad alcuni esponenti del centrosinistra, tra cui l'ex premier Romano Prodi: diceva che avevano preso tangenti sull'acquisto, avvenuto nel 1997, di una quota della compagnia telefonica jugoslava da parte di Telecom Italia. La procura di Torino concluse che le affermazioni erano calunniose: gli atti furono trasferiti a Roma, dove è stato istruito il processo. Nel capoluogo piemontese è rimasto aperto il filone che riguardava le accuse di Marini alla dottoressa Barborini. Nel corso di una delle sue numerose testimonianze, rese nel 2003, il faccendiere aveva detto che la Barborini aveva cercato di nascondere lo scandalo: «Le accennai all'affare 'Tel' e lei rispose 'se lo tenga per sè, vuole farci uccidere?». Una ricostruzione che che la dottoressa Barborini - così come il maresciallo dei carabinieri presente a quell'interrogatorio - ha sempre recisamente smentito. Il processo per le calunnie ai politici, trasferito a Roma per ragioni di competenza territoriale, è ancora in corso. Marini è stato fermato dai carabinieri (che hanno eseguito l'ordine di carcerazione spiccato dal tribunale) a Caravino, un paese della provincia di Torino.

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