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Cern, un grande passo verso il Big Bang

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L'acceleratore di particelle piu' grande del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra ha prodotto un fenomeno nuovo. Coordinatore del progetto, il fisico italiano Guido Tonelli

carlotta mariani
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L'acceleratore di particelle del Cern di Ginevra sta dando i suoi frutti, producendo qualcosa di “mai visto prima”, come hanno definito i fisici. Secondo alcuni, è stato prodotto qualcosa di molto simile alla materia primordiale nata con il Big Bang. “''E' solo una fra le cinque o sei ipotesi che stiamo esaminando – ha commentato Guido Tonelli, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e coordinatore dell'esperimento Cms che ha prodotto il fenomeno - in questo momento sarebbe assolutamente prematuro trarre delle conclusioni”. Secondo Roberto Petronzio, presidente dell'Infn, la risposta definitiva richiederà ancora “qualche mese” ma la scoperta è il segnale che l'acceleratore “e' ormai entrato in un'epoca in cui produce novità'' e che la fisica stessa è entrata in un ''territorio sconosciuto''. Il Cms, Compact Moun Solenoid, è una struttura di 14mila tonnellate a cui lavorano 3.100 scienziati, provenienti da 169 istituti di ricerca da tutto il mondo. L'effetto è stato osservato nella collisione fra protoni all'energia di 3.500 miliardi elettronvolt (3,5 TeV) per fascio (un totale di 7TeV). Misurando l'angolo con cui le particelle schizzano via dopo l'impatto, i ricercatori hanno scoperto che alcune si comportano in modo anomalo. “È come se qualcosa le unisse, prima di separarsi in direzioni opposte: e' un effetto molto piccolo, ma e' certamente nuovo'' ha spiegato Tonelli. Un fenomeno simile è stato osservato nell'acceleratore Rhic dei laboratori statunitensi di Brookhaven dove erano stati fatti scontrare ioni pesanti. I risultati di Brookhaven avevano fatto pensare al Big Bang e “l'annuncio del Cms costituirebbe una ulteriore prova” ha sottolineato Antonello Polosa, fisico teorico all'Università di Roma La Sapienza.

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