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Disoccupazione da record, a 8,5%

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Istat: è il tasso più alto dal 2003. La percentuale cresce tra i giovani: il 27,9% non lavora

Eleonora Crisafulli
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La disoccupazione raggiunge un nuovo record. Nel secondo trimestre dell'anno, nonostante la moderata ripresa dell'economia, il tasso è salito all'8,5%, con un aumento di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre e di 1 punto nel confronto con il secondo trimestre dell'anno scorso. Dal terzo trimestre del 2003 non si registrava una percentuale così elevata. Ed è ancora più allarmante il dato relativo alla disoccupazione giovanile, che tocca il 27,9%, raggiungendo il record dal 1999. Nel secondo trimestre 2010 il numero di occupati risulta pari a 22.915.000 unità segnalando un aumento rispetto al trimestre precedente pari allo 0,1 per cento. Rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente la riduzione è stata pari allo 0,8 per cento (-195 mila unità). Il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge (in termini destagionalizzati) 2.136.000 unità, con un aumento dell'1,1 per cento rispetto al primo trimestre (+24 mila unità). L'incremento tendenziale della disoccupazione si concentra nel Nord tra gli ex occupati e nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli altri gruppi dei disoccupati. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un moderato aumento degli inattivi rispetto al secondo trimestre 2009 (+92 mila unità). Nella media del secondo trimestre 2010, il tasso di disoccupazione (destagionalizzato) è pari all'8,5 per cento, con un aumento di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre e di 1 punti rispetto al secondo trimestre 2009.

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