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Il ritorno all'ovile di Souad Sbai: lascia Fli e rientra nel Pdl

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Per una che torna, uno che va: Scanderebech lascia Berlusconi e va con Casini

Michela Ravalico
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Souad Sbai torna all'ovile. Non l'ha ancora comunicato al leader di Fli, Gianfranco Fini, ma la decisione ormai è presa: questo pomeriggio passerà dal gruppo di Futuro e libertà per l'Italia a quello del Pdl. Intercettata in Transatlantico, la parlamentare ha voluto subito precisare: "Non mi hanno offerto nulla, è solo una scelta politica". Il numero dei fedelissimi di Berlusconi però non cambia. Infatti per una che torna, ce n'è uno che va: il deputato Deodato Scanderebech lascia il Pdl per aderire all'Udc. Anche in questo caso, si tratta, in realtà, di un ritorno alle origini: Scanderebech era stato candidato dal partito di Pier Ferdinando Casini alle ultime elezioni politiche, poi aveva lasciato il partito di via dei Due Macelli e ,una volta subentrato alla Camera a Michele Vietti dopo la sua elezione a vicepresidente del Csm, aveva aderito al Pdl. In una nota Scanderebech spiega: "In questi giorni è in atto nel Parlamento e nel Paese un dibattito politico molto confuso, caratterizzato dalle note polemiche sulla compravendita, vera o presunta che sia, dei deputati. Sono stato eletto in Parlamento dopo l'elezione al Csm dell'onorevole Michele Vietti, essendo stato candidato nelle liste dell'Udc. Al di là delle mie recenti scelte, nel rispetto del mandato elettorale, ritengo oggi necessario fare un atto di trasparenza e coerenza politica. Pertanto ho inviato questa mattina una lettera al presidente Fini nella quale comunico di aver lasciato il gruppo del Pdl e di essermi iscritto al gruppo dell'Unione di Centro della Camera dei Deputati". L'unico a trarre vantaggio dai movimenti odierni dei deputati è il gruppo dell'Udc, che a Montecitorio raggiunge così i 40 componenti.

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