"Scuola militare", è polemica. I Radicali presentano un'interrogazione
Il corso, che mira ad avvicinare gli studenti alle forze armate, è promosso da La Russa e Gelmini
Mariastella Gelmini stringe un altro accordo in materia scolastica. Questa volta, però, non si tratta di uno stanziamento a istituti o università come quello ufficializzato mercoledì dal ministro Tremonti, bensì di un patto con il ministro Ignazio La Russa per varare un corso chiamato "allenati per la vita", ossia una sorta di addestramento fatto di percorsi ginnici-militari, lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e giochi tra pattuglie di studenti. Il corso, dopo una prima fase sperimentale, è alla sua quarta edizione. Questo è rivolto agli studenti delle scuole superiori ed è composto da una parte teorica e una pratica, con tanto di credito formativo per chi partecipa all'addestramento. Dopo le lezioni teoriche che possono essere inserite nell'attività scolastica di "Diritto e Costituzione", seguiranno corsi di primo soccorso, arrampicata, nuoto e salvataggio e orientamento, con esperienze di sopravvivenza in ambienti ostili. In più esercizi con l'arco e con la pistola ad aria compressa. Il tutto verrà presieduto da un centinaio di militari in congedo. Finalità – Gli obiettivi didattici di questa iniziativa sono spiegate nella circolare del ministero della Difesa. "Le attività in argomento permettono di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della scuola alla forze armate, alla protezione civile, alla croce rossa e ai gruppi volontari del soccorso. La pratica del mondo sportivo militare, veicolata all'interno delle scuole, oltre ad innescare e ad instaurare negli studenti la conoscenza e l'apprendimento della legalità, della Costituzione, delle istituzioni e dei principi del diritto internazionale, permette di evidenziare, nel percorso educativo, l'importanza del benessere personale e della collettività attraverso il contrasto al bullismo grazie al lavoro di squadra che determina l'aumento dell'autostima individuale ed il senso di appartenenza ad un gruppo". Il tutto con un test finale a fine corso, con un gioco tra pattuglie per verificare quanto appreso. Polemiche – Con le risorse per la scuola ridotte all'osso e con due riforme in fase di applicazione, l'attivazione di questo particolare stage scolastico-militare ha impiegato poco a scatenare la boutade politica. È già pronta, infatti, un'interrogazione da parte dei Radicali sui costi dell'iniziativa. "Negli ultimi anni, per via dei tagli indiscriminati a scuola, sono diminuite le ore di insegnamento dell'italiano, si ciancia di rendere obbligatorio l'inglese anche per l'apprendimento di altre materie, mentre le ore di scienze sono ridotte all'osso – sostiene Marco Perduca –. Oggi invece si ritiene necessario far allenare gli studenti a dormire in ambienti ostili: probabilmente una legittima preoccupazione, visto che i giovani italiani, se si continua così, si troveranno a dormire sotto i ponti, perché prodotti di una scuola che alla mens sana predilige il corp militare".