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Israele, sarebbe pronto un compromesso

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Lo dice un funzionario israeliano. I negoziati potrebbero bloccarsi il 26 settembre alla scadenza della moratoria sugli insediamenti

carlotta mariani
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Israele potrebbe arrivare a un “compromesso concordato” sull'estensione del congelamento dei nuovi insediamenti in Cisgiordania. È quanto ha riferito un alto responsabile dello Stato ebraico alla France Presse. "Il premier Benjamin Netanyahu è impegnato nello sforzo per arrivare a una intesa prima della fine della moratoria, che scade il 26 settembre" ha aggiunto il funzionario che ha preferito rimanere anonimo. Ieri 23 settembre, il presidente americano Barack Obama aveva chiesto, nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, di prorogare la moratoria che è uno dei punti chiave del conflitto in Medio Oriente. Fonti israeliane hanno  bene accolto il discorso del presidente, considerandolo “equilibrato”. Non d'accordo i coloni che, attraverso il consiglio che li rappresenta (Yesha) hanno accusato Obama “di essersi piegato alle minacce dei palestinesi”. L'appello è stato lanciato anche dal premier italiano Berlusconi all'incontro con il presidente egiziano Hosni Mubarak per l'inaugurazione del primo museo egizio a Roma. Le trattative di pace tra i due popoli sono iniziate il 2 settembre ma rischiano di fermarsi il prossimo 26 settembre quando, dopo uno stop di 10 mesi, si riprenderà la costruzione delle colonie.

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