Giulio presenta la Social card
Andrà a 1,3milioni di persone
Una carta ricaricabile, assolutamente anonimo, del valore di 40 euro mensili. Sarà consegnata ai cittadini ultrasessantacinquenni e alle famiglie con figli fino a tre anni, che abbiano un reddito Isee (indicatore dellasituazione economica equivalente) fino a 6mila euro. Nel caso di più figli sotto i tre anni gli accreditisi sommano. La soglia sale a 8mila euro per chi ha più di70 anni. Chi riceverà la social card entro il 31 dicembre avrà un credito di 120 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Altri requisiti sono: possesso al massimo una casa, una autovettura (due in caso di una famiglia con figli minori) ed essere titolari di una sola utenza elettrica (una domestica e una non domestica per le famiglie con figli) o del gas (due per le famiglie); non bisognerà inoltre avere più di 15mila euro di risparmi in Banca alle Poste (da soli o insieme al coniuge). Chi non la riceverà, invece, ma ritiene di averne i requisiti, potrà rivolgersi direttamente alle Poste Italiane. La card sarà consegnata a più di un milione e trecentomila soggetti. Il costo a regime sarà di 450milioni. La social card sarà una normale carta di pagamento elettronico, del tutto simile a un bancomat La differenza è che con la Carta acquisti le spese, invece che essere addebitate al titolare della Carta, sono addebitate e saldate direttamente dallo Stato. La carta, ha spiegato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, presentando a Palazzo Chigi la 'Carta per gli acquisti', "sarà sperimentale prima di entrare a regime definitivamente e corrisponde ad esperienze che sono state fatte in altri Paesi. L'origine deriva dal programma americano ma per quanto ci risulta in tutta Europa sono in atto esperimenti di questo tipo. Credo che noi siamo molti avanti in questa operazione e crediamo che avrà fase di adattamento e applicazione in base all'esperienza che sarà fatta. Oltre al 'credito prepagato'. il possessore della social card potrà usufruire di sconti nelle catene commerciali convenzionate (per l'acquisto di beni di prima necessità) e delle tariffe sociali dell'Enel. "Con le catenedella distribuzione organizzata l'accordo per lo sconto dapraticare a chi esibisce la social card per ora, ahinoi, èrimasto al 5%, speriamo che salga", ha affermato con un certo rammarico Tremonti, che ha spiegato come la percentuale di riduzione del prezzonon potesse essere fissata dal Governo". Dal canto suo il ministro del Welfare MaurizioSacconi ha sottolineato che,comunque, "non si impedisce di certo a ogni singolo negozio dipraticare sconti maggiori".