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Montezemolo fa il prezioso: "Non scendo in politica"

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L'ex presidente di Confindustria non sarà il salvatore del Pd. Intanto Enrico Letta spera in un premier donna

Michela Ravalico
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Il tira e molla su Montezemolo non si placa. Sarà o non sarà il candidato della sinistra? Lui dice di no. Per l'ennesima volta.  "Basta tirarmi per la giacchetta. Resto dove sono, non scendo in campo" ha dichiarato in un'intervista al quotidiano online Lettera 43. Pochi giorni fa Bettini aveva lanciato il nome del presidente della Ferrari come possibile salvatore della sinistra. Una proposta che continua a infiammare gli animi, perché in base ai sondaggi Montezemolo sarebbe l'unico in grado di battere Silvio Berlusconi. Il manager ed ex presidente Confindustria e Fiat, però, si tira indietro. "Non smetterò attraverso la Fondazione (ItaliaFutura, ndr) di dire quello che penso sullo stato delle cose. Gli italiani non meritano un paese che cresce poco, attrae poco ed è afflitto da una scarsissima mobilità sociale". Ma da qui a "scendere in campo" ce ne corre. E sulle avances di Bettini, che lo ha definito "il papa straniero ", Montezemolo ha replicato: "Quando mi dicono questo, pur con tutta la stima per i leader di quello schieramento, rispondo che sono cose da marziani". Ma la caccia al salvatore della sinistra non si placa. Anzi, è lo stesso vicesegretario del Pd, Enrico Letta, a rilanciare il tema. "Dopo anni di becero berlusconismo, come sarebbe bello se il capo del governo istituzionale che noi formeremo fosse una donna. Sarebbe una scelta straordinaria per noi e per il Paese". Rivolto alla platea dell'assemblea del Pd, Letta ha poi aggiunto sogghignando. "Ora non cominciate a fare il toto-donna. Lo faremo nei prossimi giorni". Meno male: a Emma Marcegaglia iniziavano già a tremare i polsi.

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