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Berlusconi: "Errori del Pdl, non del governo"

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Per il premier è colpa delle tensioni di partito se negli ultimi mesi il centrodestra ha dato "un'immagine poco entusiasmante". Bonaiuti: "Si riferisce a Fli"

Eleonora Crisafulli
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"Se negli ultimi due mesi la nostra parte politica ha dato, a volte, un'immagine che non ha entusiasmato, lo si deve ad alcuni errori del partito e non del governo". Nel messaggio inviato a Saint-Vincent al convegno La Dc nel Pdl, organizzato dal ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna sulle tensioni interne alla maggioranza. Per "rivitalizzare" il partito, il Cavaliere e i vertici del Pdl promuovono l'elezione diretta dei coordinatori locali (per statuto nominati dal presidente) attraverso un voto ponderato in cui le preferenze dei parlamentari peseranno di più rispetto a quelle dei consiglieri. Le riforme - Se il partito ha commesso qualche errore, il governo invece non ha nulla da rimproverarsi e può continuare a percorrere la giusta via delle riforme. "Dal Federalismo, alla Giustizia, al Fisco cambieremo questo Paese - continua il premier - lo faremo attuando una profonda rivoluzione liberale. A guidarci è e sarà sempre un principio per noi irrinunciabile: l'uomo viene prima della società e la società viene prima dello Stato. Nei prossimi mesi concentreremo le nostre energie varando un piano per la vita, un insieme di misure per favorire la natalità e le famiglie italiane. Il nostro obiettivo è dare pieno riconoscimento al valore per noi fondamentale della sacralità della vita". Berlusconi auspica che "almeno su questo si possa contare su un atteggiamento costruttivo da parte delle opposizioni. In Parlamento e nella società ci sono delle forze responsabili che collaboreranno con noi". Berlusconi non ha dubbi: "Nel 2013 noi lasceremo agli elettori un'Italia più liberale". Il Pdl - Anche il Pdl continuerà a dare il suo contributo, soprattutto sul territorio. Per questo motivo, "ci siamo già attivati, e abbiamo promosso una grande mobilitazione dei nostri sostenitori, iscritti e non. Attiveremo sul territorio, in ciascuna delle 61 mila sezioni elettorali, i team della libertà. Con questi volontari faremo una grande opera d'informazione agli italiani su ciò che di positivo e di concreto il governo ha fatto in questi due anni". Tornano all'elezione dei coordinatori, l'idea non è nuova, ma potrebbe essere formalizzata presto. Secondo fonti parlamentari, infatti, la proposta sarà discussa nel prossimo ufficio di presidenza del Pdl. Riferimento a Fli - Le parole del premier hanno suscitato subito le polemiche tra gli esponenti di maggioranza. Per alcuni Berlusconi ha punteto il dito contro i tre coordinatori del Pdl, Bondi, Verdini e La Russa. Ma il portavoce del Cavaliere, Paolo Bonaiuti, ha tenuto a precisare: "Non si capisce perché gonfiare un chiaro e semplice riferimento ad un evento già noto e cioè alla separazione di alcuni componenti del Pdl". Insomma, l'autocritica al Pdl sarebbe stata im realtà una critica alla fuoriuscita dei finiani. "Il presidente Berlusconi - ha sottolineato Bonaiuti - ha voluto anche indicare la via condivisa da tutti i dirigenti del Pdl di una più ampia partecipazione alla vita del movimento"

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